«Il più bel libro sulla Francia scritto negli ultimi anni.»
Alain de Botton
«L'intelligenza avida dell'autore trova argomenti affascinanti nella Parigi in cui cresce la sua giovane famiglia... Veri e propri fuochi d'artificio, che non illuminano solo la Torre Eiffel.»
John Updike
Corrispondente da Parigi per il New Yorker, in questa sorta di diario sentimentale Adam Gopnik ripercorre i cinque anni trascorsi nella ville lumière insieme alla moglie Martha e al piccolo Luke. Con gli occhi dell’«americano a Parigi», esplora e osserva la città fin nei suoi angoli più intimi, cogliendo appieno la dicotomia tra la pomposità della cultura ufficiale e «la più splendida civiltà dei luoghi comuni mai esistita»: quell’amalgama unico e irripetibile creato dai café, dai parchi, dai musei, dall’alta moda, dalla luce sui tetti e dalla ritrosa cortesia degli abitanti. In pagine pervase dall’ironia e dalla sottile tensione tra due culture che si guardano con reciproco sospetto e ineffabile attrazione, come in una chiacchierata tra vecchi amici, Gopnik ci fa riscoprire una città romantica, ingarbugliata, fragile, ma anche moderna, concreta e, soprattutto, orgogliosamente viva.
Alain de Botton
«L'intelligenza avida dell'autore trova argomenti affascinanti nella Parigi in cui cresce la sua giovane famiglia... Veri e propri fuochi d'artificio, che non illuminano solo la Torre Eiffel.»
John Updike
Corrispondente da Parigi per il New Yorker, in questa sorta di diario sentimentale Adam Gopnik ripercorre i cinque anni trascorsi nella ville lumière insieme alla moglie Martha e al piccolo Luke. Con gli occhi dell’«americano a Parigi», esplora e osserva la città fin nei suoi angoli più intimi, cogliendo appieno la dicotomia tra la pomposità della cultura ufficiale e «la più splendida civiltà dei luoghi comuni mai esistita»: quell’amalgama unico e irripetibile creato dai café, dai parchi, dai musei, dall’alta moda, dalla luce sui tetti e dalla ritrosa cortesia degli abitanti. In pagine pervase dall’ironia e dalla sottile tensione tra due culture che si guardano con reciproco sospetto e ineffabile attrazione, come in una chiacchierata tra vecchi amici, Gopnik ci fa riscoprire una città romantica, ingarbugliata, fragile, ma anche moderna, concreta e, soprattutto, orgogliosamente viva.
Book details
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Publisher
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Language
Italian -
Original language
English -
Publication date
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Page count
384 -
Translator
-
Collection
About the author
Adam Gopnik
Adam Gopnik scrive per il New Yorker dal 1986. Ha vinto tre volte il National Magazine Award for Essays and for Criticism e il George Polk Award for Magazine Reporting. Vive a New York con la moglie e i loro due figli. Guanda ha pubblicato Una casa a New York, Da Parigi alla luna, In principio era la tavola, Il sogno di una vita, L’invenzione dell’inverno e Io, lei, Manhattan.