È un destino implacabile quello che segna la famiglia Mogliano, a partire dal capostipite Pietro, ricco proprietario di terre coltivate
a tabacco ma andato in rovina durante il fascismo, fino ad Angelo e sua moglie Teresa, emigrati in Germania negli anni del boom, e alla loro figlia, Roberta, nata con le malformazioni congenite dovute al talidomide. Tutti legati tra loro da quelle infelicità particolari che a volte sono misteriosamente i frutti comuni di uno stesso albero genealogico.
Quando la tragedia colpirà da vicino la sua famiglia, la piccola Roberta verrà affidata alla nonna paterna, mentre il padre Angelo − risposatosi con Lia, una giovane vedova − continuerà a lavorare in Germania, proseguendo la propria vita di uomo sradicato, senza altro obiettivo che non sia il denaro.
La famiglia si riunisce quando Roberta ha ormai dieci anni, a Milano, dove la ragazzina scopre le durezze della madre adottiva e dell’ambiente nel quale diventerà una giovane donna. Vittima e allo stesso tempo complice, Roberta vive sospesa, come tutti i protagonisti, tra due epoche storiche e due nazioni che, nonostante le differenze apparenti, spingono i personaggi a vivere immersi dentro gli stessi meccanismi di sopraffazione e sopravvivenza: il medesimo mondo, appunto.
Con una scrittura estremamente lucida, capace di filtrare ogni emozione, Sabrina Ragucci scrive un libro attraversato dalla nitidezza che soltanto uno sguardo inesorabile, abituato a scandagliare la realtà, può restituire.
a tabacco ma andato in rovina durante il fascismo, fino ad Angelo e sua moglie Teresa, emigrati in Germania negli anni del boom, e alla loro figlia, Roberta, nata con le malformazioni congenite dovute al talidomide. Tutti legati tra loro da quelle infelicità particolari che a volte sono misteriosamente i frutti comuni di uno stesso albero genealogico.
Quando la tragedia colpirà da vicino la sua famiglia, la piccola Roberta verrà affidata alla nonna paterna, mentre il padre Angelo − risposatosi con Lia, una giovane vedova − continuerà a lavorare in Germania, proseguendo la propria vita di uomo sradicato, senza altro obiettivo che non sia il denaro.
La famiglia si riunisce quando Roberta ha ormai dieci anni, a Milano, dove la ragazzina scopre le durezze della madre adottiva e dell’ambiente nel quale diventerà una giovane donna. Vittima e allo stesso tempo complice, Roberta vive sospesa, come tutti i protagonisti, tra due epoche storiche e due nazioni che, nonostante le differenze apparenti, spingono i personaggi a vivere immersi dentro gli stessi meccanismi di sopraffazione e sopravvivenza: il medesimo mondo, appunto.
Con una scrittura estremamente lucida, capace di filtrare ogni emozione, Sabrina Ragucci scrive un libro attraversato dalla nitidezza che soltanto uno sguardo inesorabile, abituato a scandagliare la realtà, può restituire.
Book details
-
Publisher
-
Language
Italian -
Publication date
-
Page count
176 -
Collection
About the author
Sabrina Ragucci
Sabrina Ragucci è artista visiva e scrittrice. Ha esposto il suo lavoro in numerose mostre monografiche e collettive in Italia e all’estero. Nel 2011 è stata tra gli artisti del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia con Italian East Coast. Ha pubblicato The Collared Dove Sound nel 2012, Condominio Oltremare, insieme a Giorgio Falco, nel 2014 e nel 2020, sempre con Giorgio Falco, Flashover. Ha scritto numerosi saggi per artisti e collaborato alle riviste in rete «Doppiozero» e «Le parole e le cose». Scrive di fotografia e arte su «il manifesto». Ha insegnato Storia dell’arte e della fotografia; dal 2015 conduce un seminario nel programma Arti visive e studi curatoriali, presso la Naba. È docente presso la scuola di scrittura Belleville. Il medesimo mondo è il suo primo romanzo.