Nel 1995, durante un soggiorno a Buenos Aires, Jostein Gaarder scopre in una libreria antiquaria un manoscritto in latino, intitolato Codex Floriae, risalente alla fine del ’500 ma con ogni probabilità copia di un’opera molto più antica. Incuriosito, lo compera, portandolo poi a Roma, dove però, una volta consegnato alla Biblioteca Vaticana per esami più accurati, il manoscritto scompare misteriosamente. Gaarder, che l’aveva fotocopiato, decide di tradurlo. Si tratta di una lettera che Floria Emilia, ex concubina di sant’Agostino e madre del suo unico figlio, Adeodato, scrive al grande filosofo e Padre della Chiesa dopo essere stata da lui abbandonata, oltre dieci anni prima, per un matrimonio socialmente più vantaggioso che però non venne mai celebrato, avendo Agostino scelto la via dell’ascesi. Ora, dal proprio esilio africano, dopo aver letto le Confessioni, Floria ricorda al filosofo ormai illustre il tempo felice della loro lunga unione (vissuto in Africa e poi in Italia), gli rimprovera le scelte fatte – in particolare quella dell’astinenza – e difende i piaceri dei sensi, piaceri che sono anch’essi un dono di Dio. È una lettera appassionata e dolorosa insieme, ironica fino al sarcasmo eppure vibrante di non sopite tenerezze e accensioni della carne, in cui una donna, ferita nel proprio orgoglio ma non rassegnata, si ribella alla perdita del proprio uomo, ponendo a lui, a se stessa e a noi le eterne domande sul divino, la natura umana e il significato dell’amore. Analogamente a quanto aveva fatto nel Mondo di Sofia con la storia del pensiero, anche in quest’opera Gaarder ci invita, con la consueta vivacità intellettuale, a un esame di coscienza, a mettere in discussione, se necessario, le nostre più o meno radicate convinzioni riguardo a temi fondamentali come la fede, il dubbio, il sacrificio e i rapporti tra uomo e donna: vale a dire, le basi stesse del nostro essere, della nostra vita.
Book details
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Publisher
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Language
Italian -
Original language
Norwegian -
Publication date
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Page count
169 -
Collection
About the author
Jostein Gaarder
Jostein Gaarder, nato a Oslo nel 1952, dopo aver studiato filosofia, teologia e letteratura ha insegnato filosofia per dieci anni. Ha esordito come scrittore nel 1986, e ben presto è diventato uno degli autori più noti del suo Paese. Con Il mondo di Sofia ha raggiunto il successo internazionale. Apparso in Norvegia nel 1991, il romanzo ha occupato per molto tempo i primi posti nelle classifiche dei bestseller in Gran Bretagna, Germania, Francia, Spagna, Stati Uniti e naturalmente in italia, dove ha anche conquistato il Premio Bancarella 1995. in seguito Gaarder ha confermato di essere uno degli scrittori europei più amati con L’enigma del solitario, Il viaggio di Elisabet, Vita brevis, In uno specchio, in un enigma, Maya, Il venditore di storie, Scacco matto, il bestseller La ragazza delle arance, Il castello dei Pirenei e Il mondo di Anna, tutti pubblicati da Longanesi. Presso Salani sono apparsi C’è nessuno?, Cosa c’è dietro le stelle?, Lilli de Libris e la biblioteca magica, scritto con Klaus Hagerup, e Il castello delle rane.