Chi manovrava le Brigate rosse
Storia e misteri dell'Hyperion di Parigi, scuola di lingue e centrale del terrorismo internazionale
Silvano De Prospo
Rosario Priore
Articoli, saggi, inchieste giudiziarie, sentenze, testimonianze: abbondano analisi e ricostruzioni sulla più potente e sanguinaria organizzazione terroristica italiana, le Brigate rosse. Eppure sono ancora molte le lacune, i passaggi non chiariti, i personaggi rimasti nell'ombra. Con questo libro, il giudice Rosario Priore, protagonista di alcuni dei più importanti processi della nostra storia, e il giornalista Silvano De Prospo tentano di colmarne alcune. Lo fanno collegando a doppio filo la storia delle BR, sin dai suoi esordi, con quella di un gruppo di persone di cui ancora troppo poco si è scritto: Corrado Simioni, Duccio Berio e Vanni Mulinaris, fondatori agli inizi degli anni Settanta del Superclan - misteriosa organizzazione clandestina nata come costola delle Brigate rosse - successivamente riparati a Parigi, e qui diventati insegnanti di lingue in un istituto, il centro Hyperion, su cui grava da decenni un sospetto: che fosse un centro di coordinamento dell'eversione internazionale. Attraverso un meticoloso lavoro sulle fonti storiche e giudiziarie, Chi manovrava le Brigate Rosse? riesce a dare riscontro fondato all'ipotesi che le BR non agissero in autonomia, ma che dietro all'organizzazione si muovesse un reticolo d'interessi legato al terrorismo internazionale, agli apparati dello Stato italiano, al lavorio incessante dei principali servizi stranieri.
Book details
-
Publisher
-
Language
Italian -
Publication date
-
Page count
298 -
Collection
About the author
Silvano De Prospo
Silvano De Prospo vive a Varese e collabora con quotidiani e settimanali. Da alcuni anni presenta, da laico, la trasmissione Individuo e Società per Radio Missione Francescana, nella quale ha condotto inchieste su stragi di Stato, terrorismo e criminalità organizzata.
Rosario Priore
Rosario Priore, magistrato, per oltre un trentennio, fin dai primissimi anni Settanta, quando arrivò come giudice istruttore al Tribunale di Roma, ha seguito molti dei casi di violenza e terrorismo (interno e internazionale) più importanti della storia giudiziaria italiana: dall'eversione nera ad Autonomia operaia, dal caso Moro a Ustica, dagli attentati palestinesi al tentato omicidio di Giovanni Paolo II. Nel 2010 ha pubblicato per Chiarelettere il libro Intrigo internazionale, scritto insieme a Giovanni Fasanella.