Dalla fisica alla filosofia naturale Niels Bohr e la cultura scientifica del Novecento

Dalla fisica alla filosofia naturale

Niels Bohr e la cultura scientifica del Novecento

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Per decenni la meccanica quantistica ha visto in Niels Bohr il proprio nume tutelare. E anche se oggi si tende a ridimensionare il suo ruolo nello sviluppo della teoria atomica (a favore dei contributi di Heisenberg e Born, di Dirac e di von Neumann), il ruolo di Bohr nella cultura filosofico-scientifica del Novecento rimane cruciale. Il fisico danese è infatti stato tra i primi a cogliere l’importanza di una ricerca collettiva, favorita da strutture adeguate e da un clima di apertura intellettuale e umana: luoghi di fermento creativo e amore per la libera discussione che avrebbero unito i migliori intelletti del continente europeo, e non solo. Ma Bohr rimane una figura centrale della cultura novecentesca ancheper la sua strenua dedizione nell’interrogazione filosofica della fisica: volta a estrarre dalle acquisizioni scientifiche una lezione più generale per la conoscenza umana.
Con scrittura chiara e felice Federico Laudisa ci racconta questa figura sfaccettata e profonda e, al tempo stesso, ci apre le porte dell’avventura quantistica: il principio di indeterminazione, il «problema della misura», gli ambiti di applicabilità della meccanica quantistica, e – più in generale –la conoscibilità dell’universo fisico. Fino al principio di complementarità, concetto centrale della cosiddetta «interpretazione di Copenaghen», che – spiega bene l’autore – è più controversa di quanto la vulgata non tenda a pensare.
Nella trama delle sue relazioni con gli altri protagonisti della fisica (da Albert Einstein a Werner Heisenberg) e della filosofia (il neokantismo di Ernst Cassirer, il falsificazionismo di Karl Popper), Laudisa scorge in Bohr un caso esemplare di come, partendo da una teoria fisica, si possano sollevare questioni di portata epistemologica generale. Sullo sfondo degli intensi dibattiti innescati dagli sviluppi vorticosi della fisica novecentesca, la figura di Bohr si colloca in quel raro «spazio logico» in cui storia intellettuale, storia della scienza e filosofia della scienza si intersecano, dando vita a nuove, sorprendenti immagini del mondo.

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About the author

Federico Laudisa

Federico Laudisa insegna Logica e Filosofia della scienza presso l’Università di Trento. La sua attività di ricerca si è sviluppata nel campo della filosofia delle scienze naturali, con particolare riferimento alla fisica moderna. Tra le sue pubblicazioni: Hume (2009), La causalità (2010), Naturalismo. Filosofia, scienza, mitologia (2014) e Albert Einstein e l’immagine scientifica del mondo (2015). È inoltre autore di numerosi articoli di storia e filosofia della scienza su riviste italiane e internazionali. Per Bollati Boringhieri ha pubblicato La realtà al tempo dei quanti. Einstein, Bohr e la nuova immagine del mondo (2019).

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