Esercizi di sopravvivenza Postfazione di Regis Debray

Esercizi di sopravvivenza

Postfazione di Regis Debray

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«Lo sa che cosa l’aspetta, se viene arrestato dalla Gestapo?» È la domanda secca, diretta, che il ventenne Jorge Semprún, nel 1943, si sente rivolgere da Henri Frager, il capo della cellula di Resistenza francese a cui appartiene. Una domanda che sottintende una sola risposta: la tortura. Di questa esperienza, per tutta la vita, Semprún ha parlato poco, ma in Esercizi di sopravvivenza, prima parte del suo «libro interminabile» rimasto tragicamente incompiuto, la affronta con una chiarezza e insieme un pudore che vanno nella direzione opposta al facile eroismo. Perché «sarebbe assurdo, persino nefasto» si legge, «considerare la resistenza alla tortura alla stregua di un criterio morale assoluto». In un movimento incessante tra presente e passato, l’autore rievoca situazioni, personaggi, volti ed episodi della deportazione e della liberazione, e nello stesso tempo medita, da pensatore quale è, sulle relazioni tra la realtà e la scrittura, personalizzando la storia mentre storicizza la propria vita, coniugando l’intimo con il frastuono e il furore, come osserva Régis Debray nella postfazione. Esercizi di sopravvivenza che a noi impongono un esercizio di riflessione.

Book details

  • Publisher

  • Language

    Spanish
  • Original language

    English
  • Publication date

  • Page count

    140
  • Collection

About the author

Jorge Semprún

Jorge Semprún è nato a Madrid nel 1923. Emigrato con la famiglia a Parigi durante la guerra civile spagnola (il padre era un diplomatico repubblicano), ha studiato filosofia alla Sorbona. Ha preso parte alla Resistenza francese ed è stato deportato, nel gennaio 1944, a Buchenwald. Dopo aver svolto funzioni di primo piano, durante il franchismo, nelle fila del Partito comunista spagnolo, ne è in seguito uscito. A partire dagli anni Sessanta si è dedicato attivamente alla letteratura, scrivendo in francese romanzi (fra cui ricordiamo Il grande viaggio, 1963) e sceneggiature cinematografiche. È stato ministro della Cultura in Spagna dal 1988 al 1991. È morto a Parigi nel 2011. Guanda ha pubblicato La scrittura o la vita (1996) e Esercizi di sopravvivenza (2014).

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