La grammatica e in generale le questioni attorno alla nostra lingua ci coinvolgono, mobilitano le folle sui sociale di conseguenza i giornali e le tv, scatenano indignazioni e polemiche. Insomma, interessano a cani e porci. Attenzione: non è un insulto. La grammatica ci tocca da vicino, ci riguarda tutti, tutti sentiamo di aver qualcosa da dire sulla lingua che parliamo. Però per prendere una posizione sensata (ed evitare inutili arrabbiature) è necessario avere cognizione di causa. Il libro che avete in mano è un viaggio nella lingua parlata e scritta oggi in Italia. Parte dagli strafalcioni (non tanto degli incolti quanto dei professionisti), passa alle «regole» (spesso di fantasia) ereditate dalle elementari ed erette a paradigma di un’età dell’oro in cui tutti parlavano e scrivevano meravigliosamente (al contrario dell’abominio in cui saremmo precipitati), esamina alcuni problemi che dobbiamo affrontare quotidianamente e finisce per interrogarsi sulla natura e sul senso delle regole, e sulle risposte che un Homo grammaticus – il protagonista, insieme ai Cani e ai Porci, delle divertentissime vignette di Niccolò Barbiero che accompagnano il testo – può fornire alle nostre domande. Gli obiettivi sono due. Il primo è dare un contributo allo sviluppo della consapevolezza linguistica, la nostra unica bussola nel momento del bisogno grammaticale. Il secondo è instillare la convinzione che l’italiano è uno strumento prezioso, da maneggiare con cura: una lingua corretta – e magari semplice, chiara, precisa, efficace – migliora grandemente la qualità della vita di una nazione.
                          
                          
                          
                        Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì - 
        
        
Lingua
Italiano - 
        
Lingua originale
Italiano - 
        
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
224 - 
        
Argomento
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Collana
 

