Il club 27

Il club 27

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Un romanzo che scava nel profondo della psiche occidentale con la forza del mito


«Greco è senza dubbio uno dei migliori scrittori degli ultimi anni. »
Andrea Camilleri

«Giovanni Greco è anche regista e uomo di teatro e viene da chiedersi se, dietro alla sua macchina narrativa, non ci siano anche le riflessioni sulla tragedia.»
Il Sole 24 Ore - Gabriele Pedullà

Cos’è il Club 27? Il ristretto gruppo di artiste e artisti morti a ventisette anni, tra i più venerati del mondo occidentale – Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, Kurt Cobain, Amy Winehouse… Morire «assieme» a loro» è il miraggio dell’anonima e indimenticabile adolescente protagonista di questo romanzo folgorante: imprigionata in un corpo che odia, posseduta da comportamenti estremi e disfunzionali, la morte a ventisette anni diventa per lei una paradossale garanzia di senso esistenziale, di appartenenza a un’eletta comunità di persone geniali, vissute con assoluta intensità. E questo non solo perché, oggi come al tempo del mito, muor giovane colui ch’al cielo è caro: ma perché imitarli, imitare la loro umanità viscerale e le esperienze estreme a base di alcol, droghe e sesso, equivale a un martirio laico, a un percorso assurdo di liberazione. Ma la vita avrà in serbo altro per lei, e al lettore non resta che seguirla mentre gira il mondo in un crescendo di incontri tragici e comici, scolpendo sulla pelle viva i segni della sua ricerca, fino a quando il destino la riporterà a casa, nel luogo di partenza, e al finale, che non è come sembra.
Paradossale romanzo di formazione su una generazione la cui fragilità accompagna la disperata ricerca di autenticità, Il Club 27 è una prova d’autore formidabile: una lancinante, audace, divertente, imprevedibile parabola sul non poter essere ciò che si è.

Book details

About the author

Giovanni Greco

Giovanni Greco, dottore di ricerca in Filologia e Storia del mondo antico, diplomato in regia presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica «Silvio D’Amico», è regista, attore, traduttore. Ha tradotto Vuoti di T. Harrison (2008) e Antigone di Sofocle (2013), Lisistrata di Aristofane (2016), Alcesti di Euripide (2019), Orestea di Eschilo (2022). Ha pubblicato Teatri di pace in Palestina (manifestolibri, 2005). Il suo romanzo d’esordio, Malacrianza (Nutrimenti, 2012), ha vinto il Premio Calvino ed è stato finalista al Premio Strega e al Premio Viareggio. Sono poi seguiti L’ultima madre (Nutrimenti-Feltrinelli, 2014) e L’evidenza (Castelvecchi, 2019). Autore di numerosi testi e regie teatrali in Italia e all’estero, insegna presso l’Accademia «Silvio D’Amico».

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