Disastro ambientale e omicidio colposo plurimo, sono queste le accuse contro i gestori dell'Ilva di Taranto e la famiglia Riva, che ne è proprietaria. Ma chi sono gli imprenditori che hanno rilevato dallo Stato a prezzi da saldo l'ex acciaieria Italsider di Taranto e l'hanno trasformata in una macchina da utili? Ecco come, lontani dalla Borsa e dalla finanza, ma non senza le amicizie di banchieri e politici, i Riva gestiscono il loro impero dell'acciaio, a partire da Taranto dove, secondo le perizie ordinate dalla magistratura, dal 1998 al 2010 sono morte 386 persone per colpa delle emissioni industriali.
                          
                          
                          
                        Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì - 
        
        
Lingua
Italiano - 
        
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
40 - 
        
Argomento
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Collana
 
Sull'autore
Gianni Dragoni
          Gianni Dragoni è caporedattore e inviato del quotidiano “Il Sole 24 Ore”, dove lavora dal 1985. Si occupa di economia, industria e finanza e di temi che spaziano dalle grandi imprese pubbliche alle privatizzazioni, dai conflitti d’interessi ai bilanci delle squadre di calcio. Cura tra l’altro la rubrica “Pay watch”, che racconta quanto guadagnano i manager delle società quotate. È stato collaboratore delle trasmissioni televisive Servizio pubblico e M, condotte da Michele Santoro. 
Per Chiarelettere ha pubblicato: La paga dei padroni (con Giorgio Meletti, 2008), Capitani coraggiosi (2011), Banchieri & compari (2012), e gli ebook Alta rapacità, Ligresti story e Ilva. Il suo blog “Poteri deboli” mette in mostra il lato debole dei poteri forti.
      
  Per Chiarelettere ha pubblicato: La paga dei padroni (con Giorgio Meletti, 2008), Capitani coraggiosi (2011), Banchieri & compari (2012), e gli ebook Alta rapacità, Ligresti story e Ilva. Il suo blog “Poteri deboli” mette in mostra il lato debole dei poteri forti.

