L'isola della Desolazione
Un'avventura di Jack Aubrey e Stephen Maturin - Master & Commander
Patrick O'Brian
«Ci sono due categorie di persone nel mondo: chi è già fan di Patrick O'Brian, e chi non lo è ancora.»
The Guardian
«I libri di O'Brian hanno appassionato generazioni di lettori e continuano a farlo.»
Il Sole 24 Ore
«Personaggi indimenticabili, avventure mozzafiato... I romanzi di O'Brian non finiscono mai di stupire.»
The New Yorker
«Appassionarsi ai romanzi di O'Brian è facile, rinunciarvi è impossibile.»
Boston Globe
La Leopard, un vascello da cinquanta cannoni, non si può certo definire una fulgida gemma della Royal Navy: varata nel 1790, ben dieci anni dopo la sua costruzione, ha al suo attivo pochissime prede. Eppure Jack Aubrey, bloccato a terra da molto tempo e ormai in preda a un desiderio quasi incontenibile di esplorare mari sconosciuti, accetta di assumerne il comando, preferendola alla magnifica Ajax, che lo avrebbe costretto a tornare nel «troppo familiare» Mediterraneo, sotto il meschino e vendicativo ammiraglio Harte. Così, la «vecchia, orrenda Leopard», per dirla con le parole di Stephen Maturin, miglior amico di Jack, nonché medico di bordo e agente segreto dell’ammiragliato, prende il mare alla volta dell’Australia e più precisamente per Botany Bay, dove il governatore del Nuovo Galles del Sud, il celeberrimo comandante Bligh del Bounty, è stato deposto e imprigionato da un manipolo di soldati ribelli con l’accusa di «aver sovvertito le leggi della colonia». Quello che Jack non può sapere, però, è che anche le «leggi del mare» saranno sovvertite durante il viaggio della Leopard, dapprima sconvolta da una tremenda epidemia e poi, dopo un infausto incontro con una nave da guerra olandese da settantaquattro cannoni, costretta addirittura a far rotta verso i ghiacci dell’Antartico. Tra ufficiali inetti e marinai scoraggiati, tempeste improvvise e inopinate deviazioni, Jack Aubrey dovrà fare appello a tutta la sua esperienza per trovare infine un porto sicuro in cui condurre la sua nave, un porto che si rivelerà un vero paradiso terrestre per il naturalista-filosofo Stephen, ma che per il comandante e i suoi uomini rischierà di trasformarsi nella loro ultima dimora terrena... In un romanzo unanimemente considerato tra i più avvincenti della serie Aubrey-Maturin, Patrick O’Brian si conferma uno dei pochissimi autori contemporanei capaci di fondere, in un’unica vicenda, il dramma e la commedia propri di ogni umana avventura, che egli descrive con una passione non disgiunta da un pizzico di sorridente comprensione per le traversie dei suoi personaggi.
The Guardian
«I libri di O'Brian hanno appassionato generazioni di lettori e continuano a farlo.»
Il Sole 24 Ore
«Personaggi indimenticabili, avventure mozzafiato... I romanzi di O'Brian non finiscono mai di stupire.»
The New Yorker
«Appassionarsi ai romanzi di O'Brian è facile, rinunciarvi è impossibile.»
Boston Globe
La Leopard, un vascello da cinquanta cannoni, non si può certo definire una fulgida gemma della Royal Navy: varata nel 1790, ben dieci anni dopo la sua costruzione, ha al suo attivo pochissime prede. Eppure Jack Aubrey, bloccato a terra da molto tempo e ormai in preda a un desiderio quasi incontenibile di esplorare mari sconosciuti, accetta di assumerne il comando, preferendola alla magnifica Ajax, che lo avrebbe costretto a tornare nel «troppo familiare» Mediterraneo, sotto il meschino e vendicativo ammiraglio Harte. Così, la «vecchia, orrenda Leopard», per dirla con le parole di Stephen Maturin, miglior amico di Jack, nonché medico di bordo e agente segreto dell’ammiragliato, prende il mare alla volta dell’Australia e più precisamente per Botany Bay, dove il governatore del Nuovo Galles del Sud, il celeberrimo comandante Bligh del Bounty, è stato deposto e imprigionato da un manipolo di soldati ribelli con l’accusa di «aver sovvertito le leggi della colonia». Quello che Jack non può sapere, però, è che anche le «leggi del mare» saranno sovvertite durante il viaggio della Leopard, dapprima sconvolta da una tremenda epidemia e poi, dopo un infausto incontro con una nave da guerra olandese da settantaquattro cannoni, costretta addirittura a far rotta verso i ghiacci dell’Antartico. Tra ufficiali inetti e marinai scoraggiati, tempeste improvvise e inopinate deviazioni, Jack Aubrey dovrà fare appello a tutta la sua esperienza per trovare infine un porto sicuro in cui condurre la sua nave, un porto che si rivelerà un vero paradiso terrestre per il naturalista-filosofo Stephen, ma che per il comandante e i suoi uomini rischierà di trasformarsi nella loro ultima dimora terrena... In un romanzo unanimemente considerato tra i più avvincenti della serie Aubrey-Maturin, Patrick O’Brian si conferma uno dei pochissimi autori contemporanei capaci di fondere, in un’unica vicenda, il dramma e la commedia propri di ogni umana avventura, che egli descrive con una passione non disgiunta da un pizzico di sorridente comprensione per le traversie dei suoi personaggi.
Book details
-
Publisher
-
Original text
Yes -
Language
Italian -
Original language
English -
Page count
329 -
Collection
-
Series
About the author
Patrick O'Brian
Patrick O’Brian (1914-2000) era già uno scrittore celebre quando, nel 1968, iniziò a scrivere romanzi storici incentrati sulle avventure di mare, dando così origine alla serie con protagonisti Jack Aubrey e Stephen Maturin, venti romanzi che hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo, e che sono stati pubblicati in Italia da Longanesi. I personaggi della serie sono stati portati sullo schermo da Peter Weir nel film Master and Commander. Sfida ai confini del mare, con Russell Crowe.