Un bambino, un’insegnante, un viaggio difficile
Arsène è un rifugiato ruandese che, fuggito dal suo Paese dilaniato dalla guerra civile, ha trovato a Parigi una nuova famiglia amorevole e attenta. Nell’adolescenza, la sua vita s’incrocia con quella di Suzanne, insegnante giovane e intraprendente che tiene un corso di scrittura e che, convinta dell’importanza degli oggetti nella nostra vita, riuscirà a far parlare Arsène di sé e del suo eroico viaggio partendo dalla descrizione di una valigia che lo ha accompagnato nella fuga. Anche Suzanne vive una tragedia familiare: la morte del padre e la perdita della casa in cui era cresciuta.
Ci sono diversi modi di affrontare drammi piccoli e grandi, dalla scomparsa delle persone care a veri e propri genocidi, all’emigrazione forzata.
Ghata decide di parlarne con dolcezza, mostrandoci Arsène, un bambino in fuga dal suo villaggio portando solo una valigia con sé. Una valigia che gli servirà da rifugio durante le notti nella foresta, e che sarà l’unico legame con la sua vita precedente una volta arrivato a Parigi.
Sia Arsène sia Suzanne, attraverso la scrittura e l’immaginazione, affrontano e per quanto possibile superano ciò che hanno vissuto, regalandoci, e regalandosi, un lieto fine.
Arsène è un rifugiato ruandese che, fuggito dal suo Paese dilaniato dalla guerra civile, ha trovato a Parigi una nuova famiglia amorevole e attenta. Nell’adolescenza, la sua vita s’incrocia con quella di Suzanne, insegnante giovane e intraprendente che tiene un corso di scrittura e che, convinta dell’importanza degli oggetti nella nostra vita, riuscirà a far parlare Arsène di sé e del suo eroico viaggio partendo dalla descrizione di una valigia che lo ha accompagnato nella fuga. Anche Suzanne vive una tragedia familiare: la morte del padre e la perdita della casa in cui era cresciuta.
Ci sono diversi modi di affrontare drammi piccoli e grandi, dalla scomparsa delle persone care a veri e propri genocidi, all’emigrazione forzata.
Ghata decide di parlarne con dolcezza, mostrandoci Arsène, un bambino in fuga dal suo villaggio portando solo una valigia con sé. Una valigia che gli servirà da rifugio durante le notti nella foresta, e che sarà l’unico legame con la sua vita precedente una volta arrivato a Parigi.
Sia Arsène sia Suzanne, attraverso la scrittura e l’immaginazione, affrontano e per quanto possibile superano ciò che hanno vissuto, regalandoci, e regalandosi, un lieto fine.
Book details
-
Publisher
-
Language
Italian -
Publication date
-
Page count
144 -
Translator
-
Collection
About the author
Yasmine Ghata
Yasmine Ghata è una scrittrice francese di origine libanese. Classe 1975, ha studiato alla Sorbona e all’École du Louvre ed è mercante d’arte islamica. Ha all’attivo sei romanzi, pubblicati da editori francesi prestigiosi come Laffont e Fayard. Il suo primo romanzo, La notte dei calligrafi, è stato tradotto in 13 lingue (Feltrinelli 2015) e ha vinto il premio Grinzane Cavour.