«L’incantevole studio di Mask è ricco di informazioni illuminanti sul modo in cui gli indirizzi stradali influenzano la gente comune in giro per il mondo».»
The Guardian
«Una ricerca spassosa che risale alle origini e alle implicazioni dei nomi delle strade in cui viviamo. [...] Mask è una maestra nell’infilarsi in digressioni avvincenti, e perfino poco inerenti, solo per il gusto di divertirci... le sue inchieste sono popolate da una serie di commoventi ficcanaso, la cui curiosità, indignazione e idealismo li porta ad affrontare problemi che inerti burocrazie ignorano. »
The New York Times Book Review
«Un libro che apre gli occhi. »
Kirkus Reviews
««Una ricerca spassosa che risale alle origini e alle implicazioni dei nomi delle strade in cui viviamo. [...] Mask è una maestra nell’infilarsi in digressioni avvincenti, e perfino poco inerenti, solo per il gusto di divertirci... le sue inchieste sono popolate da una serie di commoventi ficcanaso, la cui curiosità, indignazione e idealismo li porta ad affrontare problemi che inerti burocrazie ignorano». »
«The New York Times Book Review»
««Un libro che apre gli occhi». »
«Kirkus Reviews»
««L’incantevole studio di Mask è ricco di informazioni illuminanti sul modo in cui gli indirizzi stradali influenzano la gente comune in giro per il mondo». »
«The Guardian»
I nomi delle strade sono la nostra eredità culturale, ciò che decidiamo di tenere o buttare via del passato. Orientano i cittadini a livello topografico ma soprattutto identitario, agendo in modo diffuso e inconscio. Potenti dispositivi pubblici, gli odonimi riattualizzano il passato riconosciuto come fondante di una collettività. Al contempo rappresentano un efficace termometro sociale, in grado di riflettere gli umori e le proteste dei cittadini. Fino a che punto la denominazione di una strada rivela le narrazioni storiche che guidano il presente? Chi decide che cosa conta e quali nomi ricordare? E se le piazze intorno a noi commemorano carnefici e re tiranni?Perché ci sono così poche vie dedicate a donne? Può un indirizzo salvare la vita delle persone? Deirdre Mask, avvocatessa giramondo, ci offre un’affascinante esplorazione nelle memorie urbane, dall’antichità a oggi. Da Roma a Londra, da New York a Calcutta, da Berlino a Soweto: un intreccio di storie nascoste, basate su documenti sorprendenti, interviste e incontri bizzarri, in uno stile narrativo appassionante. Questo saggio ironico e provocatorio, eppure drammaticamente serio, esorta a riflettere sulle strutture più contraddittorie dell’ambiente che ci circonda. Allo stesso tempo indica gli spazi del possibile che si dischiudono quando iniziamo a riappropriarci dei significati delle nostre città.
The Guardian
«Una ricerca spassosa che risale alle origini e alle implicazioni dei nomi delle strade in cui viviamo. [...] Mask è una maestra nell’infilarsi in digressioni avvincenti, e perfino poco inerenti, solo per il gusto di divertirci... le sue inchieste sono popolate da una serie di commoventi ficcanaso, la cui curiosità, indignazione e idealismo li porta ad affrontare problemi che inerti burocrazie ignorano. »
The New York Times Book Review
«Un libro che apre gli occhi. »
Kirkus Reviews
««Una ricerca spassosa che risale alle origini e alle implicazioni dei nomi delle strade in cui viviamo. [...] Mask è una maestra nell’infilarsi in digressioni avvincenti, e perfino poco inerenti, solo per il gusto di divertirci... le sue inchieste sono popolate da una serie di commoventi ficcanaso, la cui curiosità, indignazione e idealismo li porta ad affrontare problemi che inerti burocrazie ignorano». »
«The New York Times Book Review»
««Un libro che apre gli occhi». »
«Kirkus Reviews»
««L’incantevole studio di Mask è ricco di informazioni illuminanti sul modo in cui gli indirizzi stradali influenzano la gente comune in giro per il mondo». »
«The Guardian»
I nomi delle strade sono la nostra eredità culturale, ciò che decidiamo di tenere o buttare via del passato. Orientano i cittadini a livello topografico ma soprattutto identitario, agendo in modo diffuso e inconscio. Potenti dispositivi pubblici, gli odonimi riattualizzano il passato riconosciuto come fondante di una collettività. Al contempo rappresentano un efficace termometro sociale, in grado di riflettere gli umori e le proteste dei cittadini. Fino a che punto la denominazione di una strada rivela le narrazioni storiche che guidano il presente? Chi decide che cosa conta e quali nomi ricordare? E se le piazze intorno a noi commemorano carnefici e re tiranni?Perché ci sono così poche vie dedicate a donne? Può un indirizzo salvare la vita delle persone? Deirdre Mask, avvocatessa giramondo, ci offre un’affascinante esplorazione nelle memorie urbane, dall’antichità a oggi. Da Roma a Londra, da New York a Calcutta, da Berlino a Soweto: un intreccio di storie nascoste, basate su documenti sorprendenti, interviste e incontri bizzarri, in uno stile narrativo appassionante. Questo saggio ironico e provocatorio, eppure drammaticamente serio, esorta a riflettere sulle strutture più contraddittorie dell’ambiente che ci circonda. Allo stesso tempo indica gli spazi del possibile che si dischiudono quando iniziamo a riappropriarci dei significati delle nostre città.
Book details
-
Publisher
-
Language
Italian -
Original language
English -
Publication date
-
Page count
400 -
Collection
About the author
Deirdre Mask
Deirdre Mask è un’avvocatessa e scrittrice afroamericana. Cresciuta negli Stati Uniti del sud, ha studiato Legge a Harvard e a Oxford e ha seguito un master di scrittura in Irlanda. Ha insegnato a Harvard e alla London School of Economics. Vive e lavora a Londra, dove collabora anche per «The Guardian», «The Atlantic» e«The New York Times». Le vie che orientano è il suo primo libro.