Matteo Messina Denaro, latitante di Stato
Magistratura, forze dell’ordine, massoneria: tutta la verità sulle piste affossate – NUOVA EDIZIONE AGGIORNATA
Marco Bova
La caccia al latitante più ricercato d’Italia.
Matteo Messina Denaro, arrestato dopo trent’anni di latitanza, ultimo dei boss protagonisti della stagione stragista di Cosa Nostra, è stato a lungo fra i ricercati più pericolosi al mondo. «Figlioccio» di Totò Riina e indiscusso leader della mafia trapanese, Messina Denaro pareva un fantasma inafferrabile: in questi decenni, innumerevoli sono state le piste seguite, colossale lo sforzo dello Stato, mentre gli annunci di una cattura imminente continuavano a susseguirsi. Speranze sempre frustrate, fino al 16 gennaio gennaio (e subito un nuovo interrogativo: il boss, gravemente malato, ha raggiunto un qualche tipo di accordo?). Marco Bova ripercorre nei dettagli ogni tentativo. E impietosamente mette in evidenza gli errori, le dispute, le interferenze, la mancanza di coordinamento e gli sforzi per affossare chi lavorava con impegno per la cattura. Emerge poi una mafia in evoluzione, una Cosa Nuova: i legami con la massoneria e con i «salotti buoni», le infiltrazioni nel mondo dell’alta finanza, gli interessi internazionali. MMD, erede della mafia rozza e brutale dei corleonesi, è il simbolo di questa mutazione. Che lo Stato non riesce e a volte non vuole comprendere. Che lo Stato non ha saputo o voluto arrestare per lunghissimo tempo. Questa seconda edizione è arricchita da nuove analisi delle dinamiche che hanno portato alla cattura dell’ex imprendibile: molte sono le cose ancora da chiarire, e Bova ci guida con maestria a porre le domande giuste, e a provare a rispondere.
Matteo Messina Denaro, arrestato dopo trent’anni di latitanza, ultimo dei boss protagonisti della stagione stragista di Cosa Nostra, è stato a lungo fra i ricercati più pericolosi al mondo. «Figlioccio» di Totò Riina e indiscusso leader della mafia trapanese, Messina Denaro pareva un fantasma inafferrabile: in questi decenni, innumerevoli sono state le piste seguite, colossale lo sforzo dello Stato, mentre gli annunci di una cattura imminente continuavano a susseguirsi. Speranze sempre frustrate, fino al 16 gennaio gennaio (e subito un nuovo interrogativo: il boss, gravemente malato, ha raggiunto un qualche tipo di accordo?). Marco Bova ripercorre nei dettagli ogni tentativo. E impietosamente mette in evidenza gli errori, le dispute, le interferenze, la mancanza di coordinamento e gli sforzi per affossare chi lavorava con impegno per la cattura. Emerge poi una mafia in evoluzione, una Cosa Nuova: i legami con la massoneria e con i «salotti buoni», le infiltrazioni nel mondo dell’alta finanza, gli interessi internazionali. MMD, erede della mafia rozza e brutale dei corleonesi, è il simbolo di questa mutazione. Che lo Stato non riesce e a volte non vuole comprendere. Che lo Stato non ha saputo o voluto arrestare per lunghissimo tempo. Questa seconda edizione è arricchita da nuove analisi delle dinamiche che hanno portato alla cattura dell’ex imprendibile: molte sono le cose ancora da chiarire, e Bova ci guida con maestria a porre le domande giuste, e a provare a rispondere.
Book details
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Publisher
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Original text
Yes -
Language
Italian -
Page count
368 -
Collection
About the author
Marco Bova
Marco Bova (Erice, 1989) È giornalista freelance e videomaker, collabora con «Report» (Rai 3). Autore e regista di documentari (ricordiamo Berlusconi. La Genesi, 2011, Ciè Business,2013, Ciapani. Trapani senza marketing,2017, e La forza delle donne, 2018),ha collaborato con AGI (Agenzia Giornalistica Italia) e pubblicato articoli su numerose testate italiane e internazionali.