

Nutrito dei miti greci della nativa Leucade, delle favole celtiche dell’infanzia irlandese, delle leggende vudù ascoltate a New Orleans dalla moglie creola, quando si trasferì in Giappone Lafcadio Hearn dovette provare un’istintiva sintonia con l’idea shintoista che tutta la natura è animata e che il confine che separa il mondo dei morti e quello dei vivi è labile e sottile. Proprio dalla riscoperta di testi antichi e dalla trascrizione di racconti del folklore nipponico, Hearn ha tratto la materia per le sue storie di spettri, narrate con la curiosità del vagabondo cosmopolita attratto dall’esotico e con la sensibilità di un’anima intrisa di romanticismo. Demoni, spiriti, mostri, fantasmi popolano questi racconti: creature fantastiche, a volte malvagie e vendicative, a volte miti e benevole, che ci immergono in un’atmosfera sospesa, crepuscolare, e ci trasportano in un mondo fluttuante, impalpabile come i sogni, evanescente come le ombre.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
96 -
Traduttore
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Argomento
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Collana