Crampton Hodnet

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Commedia degli equivoci, delle bugie e dei fraintendimenti che così spesso dominano i rapporti umani. 

Oxford, anni trenta. La signorina Doggett, un'insopportabile vecchia signora, riempie la propria esistenza organizzando tè e criticando la moralità altrui. La sua dama di compagnia, Jessie Morrow, una trentenne gentile, intelligente e spiritosa che sa di essere considerata socialmente "priva di valore" per via della sua età e della sua posizione, osserva con ben celata ironia ciò che avviene attorno a lei. Francis Cleveland, professore di mezz'età e nipote della signorina Doggett, pensa di essere stufo della vita matrimoniale. Sua figlia, la bella Anthea, attende affannosamente l'amore romantico, da qualsiasi parte provenga. In queste esistenze, relativamente placide, entrano tre individui: il signor Latimer, un giovane curato di bell'aspetto che va a pensione presso la signorina Doggett; Barbara Bird, una studentessa per la quale l'amore è affascinante solo nella sua versione platonica; e Simon Beddoes, l'azzimato figlio di un diplomatico che comincia a corteggiare Anthea, suscitando nella vecchia prozia sogni di fastosi matrimoni. Commedia degli equivoci, delle bugie e dei fraintendimenti che così spesso dominano i rapporti umani. A partire dal titolo: un nome inventato di un posto inventato, destinato a coprire una bugia.

Dettagli libro

Sull'autore

Barbara Pym

Barbara Pym (1913-1980) è un’autrice straordinaria vissuta in tempi straordinari. Laureatasi in Lingua e letteratura inglese a Oxford, negli anni ’30, quando pochissime donne erano ammesse all’università, trascorre un periodo della sua vita in Germania (innamorandosi di un uomo vicino a Hitler) e infine torna in Inghilterra, dove lavora per l’International African Institute. Pubblica sei romanzi tra il 1950 e il 1961 e poi, dopo un lungo periodo che lei stessa definisce “di tristezza e pessimismo”, altri quattro, usciti tra il 1977 e il 1982. Il 21 gennaio 1977, il nome di Barbara Pym viene citato dal poeta Philip Larkin e dal critico letterario David Cecil in un articolo del Times Literary Supplement che segnala gli scrittori “più sottovalutati del Novecento” e, quel giorno stesso, un editore inglese decide finalmente di pubblicare, postumo, il suo ultimo romanzo, Quartetto in autunno, che avrà un grande successo e sarà candidato al Booker Prize.

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