Frederica (edizione italiana)

Frederica (edizione italiana)

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«Una girandola di dialoghi ben congegnati cala il lettore nella vita del bel mondo di Londra a inizio Ottocento. Una storia che si apprezza in ogni aspetto.»
io donna

«Una delle eroine più adorabili di Heyer, e uno dei suoi romanzi migliori. »
Saturday Review

Ricco, affascinante, beniamino dell’alta società, speranza di madri ambiziose e disperazione delle sue sorelle, il marchese di Alverstoke si annoia, oppresso com’è dalle continue richieste che gli arrivano dai famigliari e dagli amici. Così, quando una lontana parente, Frederica Merriville, giunge a Londra per garantire alla sorella Charis un buon matrimonio e gli chiede di aiutarla, all’inizio lui esita. Ma poi accetta, colpito non soltanto dalla bellezza di Charis, ma soprattutto dall’incantevole, schietta e vivace Frederica. C’è forse qualcosa di meglio dell’amore, per scacciare la noia? Il marchese di Alverstoke sta per scoprirlo…

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Sull'autore

Georgette Heyer

Georgette Heyer nasce a Wimbledon il 16 agosto 1902. È la maggiore dei tre figli di George Heyer, docente di francese al King’s College, e Sylvia Watkins, un’apprezzata musicista. Il padre la incoraggia ad avere un’educazione letteraria il più possibile ampia e, all’età di diciassette anni, per intrattenere il fratello Boris, malato e costretto a letto, lei comincia a raccontargli delle storie. Da esse nascerà il suo primo romanzo, La falena nera, pubblicato nel 1921 con un buon successo, ma soprattutto avrà inizio un’attività di scrittrice che s’interromperà solo con la morte di Heyer, il 4 luglio 1974.
Sposatasi nel 1925 – due mesi dopo la morte del padre – con Ronald Rougier, un ingegnere minerario, Heyer segue il marito in Tanzania (allora Tanganica) e poi in Macedonia. È qui che Ronald decide di cambiare lavoro, lasciando sulle spalle della moglie il peso finanziario della famiglia, una situazione che, in pratica, non cambierà più, anche quando, nel 1939, Ronald inizierà una nuova carriera da magistrato. Tutto ciò renderà ancora più necessaria la continua pubblicazione dei romanzi, però mai a scapito della loro efficacia né della loro accuratezza: nel corso degli anni, Heyer si costruirà una sorta di biblioteca con più di mille testi di riferimento sui soggetti più vari: dalla storia d’Inghilterra alle acconciature, dagli elenchi nobiliari alle tabacchiere.
Dopo la guerra – e nonostante le persistenti difficoltà economiche, tra cui un lungo contenzioso con il fisco inglese – Heyer continua a scrivere con la stessa determinazione e con uno stile che ormai è riconosciuto come unico: i suoi cinquantasei romanzi e i numerosi racconti le permetteranno di raggiungere una fama mondiale e richiameranno uno stuolo di ammiratori illustri, da Margaret Drabble ad Anthony Burgess, da Stephen Fry alla regina Elisabetta. E la sua fine intelligenza, la sua incredibile abilità nel costruire le trame e nel creare personaggi convincenti conquistano ancora oggi nuovi lettori.

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