I re di Roma Destra e sinistra agli ordini di mafia capitale

I re di Roma

Destra e sinistra agli ordini di mafia capitale

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UNA STORIA VERA ma così incredibile che sembra creata da un’immaginazione diabolica. UN EX TERRORISTA finito in carcere più volte, legato alla Banda della Magliana e addestratosi in Libano durante la guerra civile. Da anni gira per Roma tranquillo con una benda sull’occhio perso durante una sparatoria. Lo chiamano IL CECATO. È lui che governa politici di destra e di sinistra. Per i magistrati è IL CAPO, MASSIMO CARMINATI. UN OMICIDA. Ha inferto 34 coltellate alla sua vittima ma in cella è diventato detenuto “modello”. I suoi convegni in nome della legalità raccolgono il plauso di grandi nomi come Stefano Rodotà e Miriam Mafai. In realtà ha fregato tutti. Fuori dal carcere è diventato il businessman dell’organizzazione criminale. I magistrati lo chiamano L’ORGANIZZATORE, SALVATORE BUZZI. UN FUNZIONARIO PUBBLICO, già braccio destro di Veltroni sindaco e poi uomo chiave del coordinamento nazionale sull’accoglienza per i richiedenti asilo del ministero dell’interno, che nasconde almeno tre false identità, le usa per coprire vari reati ma nessuno se ne accorge. È L’UOMO DI COLLEGAMENTO tra boss e politica, LUCA ODEVAINE. E ancora NEOFASCISTI, ULTRAS, SOUBRETTE, CALCIATORI, ATTORI. Una galleria eccezionale di personaggi, in cui compaiono perfino il capo della segreteria per l’economia del Vaticano ALFRED XUEREB e il capitano giallorosso FRANCESCO TOTTI. TUTTO QUESTO È “I RE DI ROMA”. Abbate e Lillo hanno costruito un racconto potentissimo, con DOCUMENTI INEDITI. La testimonianza appassionata di chi ha denunciato quel sistema criminale quando nessuno ne voleva parlare.

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Sull'autore

Marco Lillo

Marco Lillo, 39 anni, redattore de l'Espresso, collabora con Micromega. Autore con Sabina Guzzanti di "Reperto Raiot". Romano, ma legato alla Calabria, terra dei suoi genitori. Dopo la laurea in giurisprudenza in diritto tributario diventa consulente e assistente volontario a "La Sapienza". Nel 1994 lascia la professione per iscriversi alla scuola biennale di giornalismo di Urbino. Fino al 2000 lavora a Radio Capital e conduce l'approfondimento informativo della trasmissione mattutina. Dal 2000 è a "L'espresso" per il quale ha scritto tra l'altro le inchieste esclusive "Calciopoli", "Casa Nostra" (le case degli enti affittate e poi svendute ai politici a prezzi di favore) e "Pronto Rai" (il caso Berlusconi-Saccà).

Lirio Abbate

Lirio Abbate, inviato de “l’Espresso”, è autore di inchieste giornalistiche sulle mafie e le collusioni dei politici con i boss. Negli ultimi vent’anni si è occupato dei principali scandali italiani su criminalità organizzata, tangenti e corruzione. Nel 2014 Reporters Without Borders lo ha inserito fra i “100 eroi dell’informazione” e nel 2015 Index on Censorship lo ha annoverato tra le 17 personalità che nel mondo lottano per la libertà di espressione. Ha scritto I COMPLICI (con Peter Gomez, Fazi 2007). Il suo libro più recente è FIMMINE RIBELLI (Rizzoli 2013).

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