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«Se ci fossero code organizzate per ordine di merito, l'autore russo Vladimir Sorokin andrebbe di diritto al primo posto.» The Guardian Pubblicato per la prima volta alla fine degli anni Ottanta dopo essere circolato clandestinamente fra gli intellettuali, il romanzo di Vladimir Sorokin descrive una situazione tipica delle città sovietiche, ovvero la coda che si formava endemicamente di fronte ai negozi, espressione di un tratto patologico di quella società. Ambientata a Mosca, la vicenda si snoda ininterrotta tra i rappresentanti di un’umanità in costante attesa, cogliendo in quel momento una valenza simbolica e dilatandolo a una più generale condizione esistenziale. Spettatore indifferente, Sorokin utilizza il linguaggio della cultura di massa e immerge il lettore in una realtà assurda, a tratti grottesca. La forza della Coda sta nel fatto che non immagina ma descrive, senza però essere calco meccanico del reale: un libro simbolo di una stagione storica, che scolpisce e rimodella il vissuto quotidiano e impone Sorokin come uno dei più originali narratori della sua generazione.

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Sull'autore

Vladimir Sorokin

Vladimir Sorokin, nato nel 1955, dopo gli studi di ingegneria ha lavorato come illustratore di copertine. Negli anni Settanta ha aderito al concettualismo moscovita. È autore di romanzi, racconti, pièce teatrali e sceneggiature cinematografiche.