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Un incredibile mix di umanità, ironia e suspense, tra thriller e un accuratissimo studio di personaggi.

In un albergo decrepito sulla costa della Cornovaglia si riunisce un eterogeneo gruppo di persone. Una lettera mai aperta dal proprietario avvisa di crepe createsi sulla scogliera. Le pagine iniziali del libro ci raccontano di una frana che ha fatto scomparire l'albergo e ucciso tutti coloro che erano dentro. Che non erano però tutti. Chi è morto? Chi si è salvato? È il 1947, l'immediato dopoguerra inglese è ancora molto duro, il cibo è parzialmente razionato, il governo ha imposto tasse pesanti e l'evasione fiscale è un tema forte. Ma è anche estate, un'estate eccezionalmente calda e secca, in grado di addolcire la cupezza della situazione e di infondere gioia di vivere. La genialità de La festa sta nel prologo, il tipo di prologo che dice come tutto andrà a finire tralasciando però l'intera storia. E così si corre sulle pagine del libro, che ci ridanno in ordine cronologico gli eventi, per capire cosa succede a chi e perché. In un racconto che si fa via via sempre più concitato, inframmezzato da lettere e pagine di diario, la Kennedy dipinge un'umanità i cui pregi e difetti vengono perfettamente raccontati.

Dettagli libro

  • Editore

  • Lingua

    Italiano
  • Lingua originale

    Inglese
  • Data di pubblicazione

  • Numero di pagine

    336
  • Argomento

  • Collana

Sull'autore

Margaret Kennedy

Nata a Londra nel 1896, Margaret Kennedy si laureò in Storia a Oxford e scrisse il suo primo romanzo nel 1923. L’anno successivo fu pubblicato The Constant Nymph, che ottenne un notevole successo. Il romanzo venne rapidamente adattato al teatro (John Gielgud e Noël Coward) e più tardi ne fu tratto un film. La festa, pubblicato nel 1950, è considerato uno dei migliori romanzi postbellici inglesi. Autrice di circa una ventina di romanzi e di alcune sceneggiature, morì nel 1967.

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