La paura del desiderio

La paura del desiderio

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«Molto ben congegnato... Messud possiede un’intelligenza letteraria di gran lunga superiore alla maggior parte degli scrittori della sua generazione».
«San Francisco Chronicle»

«Il talento particolare di Claire Messud sta nella capacità di tratteggiare i contorni dell’esilio del mondo interiore».
«Chicago Tribune»

«Un mistero neovittoriano, anche se forse solo nella mente del narratore, senza nome e senza genere, insegnante statunitense a Londra per un anno sabbatico, che nutre un’ossessione per una strana donna che abita al piano di sotto. La paura del desiderio segue uno scenario particolare: la giovane donna sembra essere sia carnefice sia vittima di un omicidio. Finisci il romanzo e vorresti che continuasse ancora».
«Booklist»

«Un interessante protagonista che non sa decidere che cosa cercare nella vita, se l'immobilità o la confusione. Interessante anche il dilemma del narratore, incapace di non odiare l'amichevole vicina del piano di sotto».
The New Yorker

È un’estate torrida, a Londra. Chi racconta in prima persona sta facendo una ricerca sulla morte nella letteratura tra il Settecento e l’Ottocento. Deve anche elaborare il lutto per una relazione finita male. E vuole stare per conto suo, tra la biblioteca e il piccolo, confortevole appartamento che ha affittato in un quartiere non proprio elegante. La donna brutta, sgraziata e invadente che suona alla porta presentandosi come la vicina del piano di sotto non è quindi gradita. Lo è ancora meno quando racconta della madre inferma, bisognosa di cure assidue, e dei tanti conigli che la vecchia signora alleva con amore. Per fortuna la donna è una badante professionista, abituata agli anziani e ai loro capricci. Dal pavimento, però, cominciano a salire strani rumori, grida, pianti accorati, conversazioni agitate, frasi incomprensibili.
E, naturalmente, il tanfo delle bestiole, prigioniere come la figlia devota.
Quando questa comincia a raccontare dei suoi assistiti, che muoiono poco dopo averla assunta come badante, per motivi incomprensibili, e a manifestare il timore di essere lei stessa, desiderando la loro morte, a provocarla, la situazione si fa insostenibile. E paura, paranoia e depressione dilagano al piano di sopra. Fino al finale, inaspettatamente realistico.
Con grande bravura, e un tour de force narrativo che finora era riuscito solo ad Alice Munro, Claire Messud non rivela il sesso del narratore per tutto il racconto, mantenendo così la suspense ad altissimi livelli. L’autrice di La donna del piano di sopra e La donna del martedì conferma con questo romanzo breve la maestria che ha conquistato l’apprezzamento del pubblico e della critica.

Dettagli libro

Sull'autore

Claire Messud

Claire Messud, nata nel Connecticut e cresciuta tra Stati Uniti, Australia e Canada, è autrice di When the World Was Steady (1994), L'innocenza perduta di Sagesse (2001; Miglior Libro dell’Anno per «Publishers Weekly» e per «The Village Voice»), e, pubblicati da Bollati Boringhieri, La donna del piano di sopra (2013 e 2016; Miglior Libro dell’Anno per «The New York Times Book Review», «The Huffington Post», «The Boston Globe» e «The Washington Post»), La donna del martedì (2015), La paura del desiderio (2016), La ragazza che brucia (2018; Miglior Libro dell’Anno per, tra gli altri, «The Los Angeles Times», «San Francisco Chronicle», «Literary Hub»). I figli dell’imperatore è stato Miglior Libro dell’Anno 2007 per «The New York Times», «The Los Angeles Times» e «The Washington Post». Vive a Boston con il marito, il critico letterario James Wood, e due figli.

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