La scoperta di Cosa nostra La svolta di Valachi, i Kennedy e il primo pool antimafia

La scoperta di Cosa nostra

La svolta di Valachi, i Kennedy e il primo pool antimafia

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Prefazione di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso


«Le dichiarazioni del collaboratore
di giustizia Joe Valachi sono
il più importante passo in avanti
compiuto dall’intelligence nella
lotta contro la mafia.»
Robert Kennedy, procuratore generale
degli Stati Uniti
 
La sfida di Robert Kennedy alla criminalità organizzata

«Il saggio di Santoro è uno di quei libri
che vanno letti e divulgati.»
Dalla prefazione di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso

– Lei fa parte di un’organizzazione segreta che si dedica
al crimine e alla protezione dei suoi membri che perpetrano reati?
– Ne ho fatto parte.
– Qual è il suo nome?
– Cosa nostra.
Joe Valachi davanti alla Commissione McClellan, 27 settembre 1963

Questa è la storia di un mafioso e di un politico: Joe Valachi, soldato nelle potenti famiglie di Cosa nostra a New York, e Robert Kennedy, che dalla fine degli anni Cinquanta al cuore dei Sessanta lavora alla realizzazione di una società più equa. Quando i loro destini si incrociano, l’America e il mondo scoprono l’esistenza di un’organizzazione criminale diffusa e articolata, sottostante a regole e codici precisi, che mina dall’interno l’economia intessendo relazioni con il potere.
Dopo trent’anni di militanza, Valachi, sentitosi tradito dal boss Vito Genovese, abbatte il muro dell’omertà: è lui il primo collaboratore di giustizia a fare il nome dell’associazione mafiosa. Il suo contributo rappresenta l’apice della svolta nella conoscenza e nel contrasto al crimine organizzato impressa da Kennedy, ministro della Giustizia dal 1961 al 1964 e creatore del primo pool antimafia.
Nel corso di questi quattro anni Kennedy rafforza e indirizza l’attività delle agenzie investigative, e coordina le indagini riunendo un gruppo di procuratori e inquirenti specializzati. Le sue intuizioni porranno le basi per la definizione in Italia del reato di associazione a delinquere di stampo mafioso.
Dando voce ai protagonisti, grazie all’esame di numerose fonti d’archivio statunitensi e alla raccolta di testimonianze dirette, questo libro ricostruisce in modo puntuale la storia di una strategia che ha rivoluzionato la percezione della mafia e indicato i metodi per contrastarla.

    

Dettagli libro

Sull'autore

Gabriele Santoro

Gabriele Santoro (Roma 1984) è giornalista professionista dal 2010. Ha lavorato per Adnkronos, gli esteri di Rainews24, Tv2000 e «il venerdì di Repubblica». Dal 2012 collabora con le pagine culturali de «Il Messaggero». Scrive per le riviste online «Minima&moralia» e «Il Tascabile - Treccani».

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