Lettera a un giovane calciatore

Lettera a un giovane calciatore

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"Il calcio non è solo un gioco, è un sentimento forte."

Tra letteratura, campioni e sfide indimenticabili, il calcio come scuola di vita

“Ti vedo a centrocampo, i capelli arruffati alla Maradona, prendi la palla e detti il passaggio, indichi al compagno quale zona coprire, contrasti con decisione un avversario pronto al contropiede. E mi chiedo: perché, durante la mia carriera, non sono mai tornato sui campi a torto chiamati minori, a raccontare di voi e dei vostri sogni?” Questo è un libro per chiunque ami davvero il calcio, un’elegia trascinante composta di ricordi, emozioni, volti e movenze di campioni, miti e meteore, stelle cadute troppo in fretta e tragedie che fanno ancora sospirare, partite indimenticabili, clamorosi autogol, rigori sbagliati, carriere in panchina, sconfitte che mai avresti immaginato e vittorie che non puoi dimenticare. Tutto questo è il calcio secondo Darwin Pastorin, cronista sportivo di razza, una vita in tribuna stampa.

I soldi hanno preso il sopravvento sull’epica? La legge del marketing ha sotterrato la poetica del dribbling? Ai massimi livelli, dietro una patina scintillante, si nascondono scandali, palate di soldi, personaggi ambigui, razzismo, violenze. Allora non resta che abbandonare gli stadi faraonici e tornare nei campetti di pietre e polvere, negli oratori dove, ogni giorno, si ripete lo stesso rito laico, la festa del pallone. Dove anche i grandi tornano bambini. Dove il calcio sarà, sempre e per sempre, una meravigliosa, irresistibile, grottesca, sorprendente metafora della vita.

Chiudono il libro le Liste (sentimentali) per amanti del calcio: le partite più belle, i portieri più forti, i fenomeni del gol, i personaggi Mundial…

“Quel giorno, giovane calciatore, quando ti ho visto scendere in quel ritaglio di paradiso, ho capito che si può ricominciare a sperare.”

    

Dettagli libro

Sull'autore

Darwin Pastorin

Darwin Pastorin (classe 1955, italo-brasiliano come José Altafini e Angelo Sormani), ex centravanti. Epico un suo gol, con la maglia della Rappresentativa del V Liceo Scientifico di Torino, nella sfida con i professori (stagione 1973-74). Fece un provino con la Juventus, 1967, realizzò una rete, ma venne scartato. Fu tra i primi convocati della Nazionale Scrittori “Osvaldo Soriano Football Club” (2001). Il centravanti Pietro Anastasi, il fantasista Giovanni Arpino e l’eclettico Vladimiro Caminiti i suoi idoli. Considera Maradona uno dei più grandi poeti del Novecento e Eduardo Galeano uno dei più tenaci difensori della dignità dei poveri e degli emarginati dell’America Latina. Oggi fa il giornalista e, a volte, come in questo caso, lo scrittore.

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