La femminanza

La femminanza

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Nell'Italia del '900, una Cerchia di donne si riunisce per trovare la propria libertà

Alla Rocca, paesino del Lazio meridionale, tutti conoscono i Maletazzi, i signori che vivono nel più bel palazzo del centro. Però solo Camilla, la più giovane della famiglia, sa quanti segreti si nascondono tra quelle stanze, quanto dolore. Un dolore che lei custodisce in silenzio finché, nell’autunno del 1920, Peppina, la levatrice e chiudiocchi del paese, non l’accoglie nella Cerchia, un gruppo di donne che si ritrova per condividere fatiche e saperi. Alla Cerchia si preparano decotti e medicamenti, si fila la lana, si raccontano storie e si scambiano confidenze, senza timore di essere giudicate o rifiutate: che siano ricche o povere, giovani o anziane, tutte le donne trovano nella Cerchia rifugio e comprensione, in nome di quella femminanza che da sempre è scintilla di vita e legame di sorellanza. E che per Camilla diventa il balsamo capace di curare le ferite del passato, permettendole finalmente di aprirsi all’amore di suo marito. Dopo di lei, anche sua figlia Viola trarrà conforto dal sapere antico della Cerchia. Cresciuta tra le rovine della guerra e l’entusiasmo della ricostruzione, Viola è divisa tra il desiderio di studiare e affermare la propria indipendenza e la passione per un uomo che invece vorrebbe relegarla al ruolo di moglie e madre. E ancora una volta saranno le donne della Cerchia ad aiutarla, facendole capire che il vero amore non limita, ma libera.

Attraverso una scrittura palpitante, capace di restituire la materia viva delle emozioni e la forza concreta del quotidiano, Antonella Mollicone compone una saga familiare al femminile che attraversa mezzo secolo di storia italiana, dall’ascesa del fascismo al boom economico, passando per la seconda guerra mondiale e il bombardamento di Montecassino.

 

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Sull'autore

Antonella Mollicone

Antonella Mollicone vive a Rocca d’Arce, un paese in provincia di Frosinone. Dopo la laurea in Lettere classiche, il baccalaureato e la licenza in Archeologia cristiana, inizia a insegnare materie letterarie e a occuparsi di epigrafia. Successivamente apre Bibliotè, libreria-caffè letterario al centro della città di Sora, che gestisce per diversi anni, e diventa ricercatrice letteraria per i Comuni del suo territorio e direttrice artistica del Labirinto dei Musei dello scultore Vincenzo Bianchi. A La femminanza ha lavorato per più di dieci anni, raccogliendo testimonianze sul campo e attingendo alla memoria popolare e storica del Lazio meridionale.

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