American dream Così Marchionne ha salvato la Chrysler e ucciso la Fiat

American dream

Così Marchionne ha salvato la Chrysler e ucciso la Fiat

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Missione compiuta. Marchionne l’infallibile è riuscito nell’impresa disperata di salvare la Fiat. A quale prezzo? La più grande industria italiana è destinata a diventare parte di una multinazionale che sarà quotata a New York, che avrà sede ad Amsterdam e che pagherà le tasse a Londra. Una fuga dall’Italia dopo anni in cui lo Stato, cioè i contribuenti, ha foraggiato l’azienda per miliardi di euro via rottamazioni, sussidi indiscriminati, fondi pubblici alla ricerca e allo sviluppo, cassa integrazione... Un polmone artificiale che ha dato ossigeno a un’industria in fin di vita, con la famiglia Agnelli che non ha messo un euro ma ha continuato a incassarne. Marco Cobianchi alza il sipario sui dieci anni dell’era Marchionne appena compiuti. Mette in fila i fatti: le promesse e le bugie, il carosello dei piani industriali (ben otto in nove anni, e mai realizzati), i bilanci e un debito considerato “spazzatura” dalle agenzie di rating, la trasformazione della Fiat in una finanziaria, i flop internazionali (Cina, Russia, India). I numeri non lasciano scampo: oggi Fiat perde 911 milioni di euro mentre Chrysler guadagna un miliardo e 854 milioni. Gli stabilimenti italiani divorano gli introiti di quelli d’oltreoceano e per questo sono a rischio chiusura nonostante tutti dicano che no, non è il caso di preoccuparsi. La casa di Marchionne a Detroit è l’ultimo atto di una lunga liaison internazionale. Il sogno americano è diventato realtà. Era proprio destino.

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Sull'autore

Marco Cobianchi

Marco Cobianchi (1966) è nato a Milano ma fino al periodo universitario ha vissuto tra Rimini, Forlì e Ravenna. A 17 anni inizia il mestiere di giornalista in una radio di Bologna per poi passare al network Odeon Tv e successivamente a un quotidiano locale di Rimini. Nel 1990 torna a Milano per assumere il ruolo di viceresponsabile della redazione economica del quotidiano «Avvenire». Con lo stesso incarico passa nel 2000 a «Panorama» dove si occupa di finanza e politica economica. Nel 2001 collabora al libro collettivo Bidone.com (Fazi Editore) scrivendo i capitoli riguardanti la nascita e il crollo delle società internet italiane. Nel 2009 ha scritto Bluff, perché gli economisti non hanno previsto la crisi e continuano a non capirci niente (Orme Editore). Per Chiarelettere ha pubblicato Mani bucate (2011) e Nati corrotti (2012). Per Rai 2 nel 2012 ha ideato e condotto Num3r1, la prima trasmissione di informazione economica basata sul data journalism. Insiste a essere sposato con Cinzia, con la cui fattiva collaborazione ha messo al mondo Valeria e Nicolò.

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