Le giacche degli allenatori 2 A bordo campo con l'Italia vincente

Le giacche degli allenatori 2

A bordo campo con l'Italia vincente

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In fondo al quartiere dove abita, Edo ha scoperto un luogo magico: un edificio in costruzione destinato a ospitare un museo del calcio. Tra gli oggetti e le fotografie che ne riempiono le stanze, sono appese tante giacche: le giacche degli allenatori, dei mister che hanno fatto la storia del pallone, in Italia e nel mondo. Edo sa che scegliendone e indossandone una può compiere un viaggio a ritroso nel tempo e ritrovarsi accanto al suo proprietario. Così, la sua scelta nell'anno dei Mondiali cade sulla giacca di Marcello Lippi, il Commissario Tecnico della Nazionale vittoriosa al Campionato del Mondo del 2006. In un'avventura che oltrepassa tutte le sue aspettative, Edo assiste a bordocampo alla ormai leggendaria finale che vide la Nazionale italiana sfidare la Francia e con lei la lotteria stregata dei rigori che in troppe occasioni si era frapposta tra gli Azzurri e la vittoria; e osservando ciò che accade dentro e fuori dal campo impara in cosa consiste – nel calcio, ma forse anche nella vita – la differenza tra un campione e un fuoriclasse. Hanno scritto di questo libro: Andrea Pirlo «Per un bambino il calcio è meraviglia, stupore, sogno. Quando ero piccolo sognavo di diventare un fuoriclasse come Matthäus: più lo guardavo, e più rimanevo affascinato, sedotto da ogni suo colpo al pallone. Oggi, pur avendo negli occhi come un ricordo indelebile quella finale di Berlino vinta magicamente da tutti noi, sogno ancora tantissimo. Per questo mi sento tutt'ora bambino». Marco Materazzi «La finale del Mondiale del 2006 vista con gli occhi di un bambino assume un significato ancora più suggestivo e magico, paragonabile solo a ciò che abbiamo vissuto noi che l'abbiamo giocata. E che per molte notti, dopo, non siamo riusciti a dormire». Rino Gattuso «Rivivere la finale di Berlino è sempre un sogno, ma se la si guarda da un punto di vista inedito, come dagli occhi di un bambino, si scopre perché fu veramente magica». Francesco Totti «Non vedo altra maniera, se non raccontare il calcio con le parole, i pensieri, e la curiosità di un bambino. Se poi si tratta della nostra finale della Coppa del Mondo, giocata e vinta, non c'è niente di più bello nell'universo tutto».

Dettagli libro

Sull'autore

Gabriella Greison

Gabriella Greison è fisica, scrittrice, giornalista e attrice teatrale. Laureata in Fisica a Milano, ha collaborato con diversi istituti di ricerca e musei scientifici, e ha scritto per varie riviste e quotidiani e attualmente collabora con «la Repubblica». Ha scritto e condotto Pillole di fisica, in onda su «RaiNews24», e ha portato a teatro i monologhi: 1927. Monologo Quantistico, cui hanno fatto seguito L’alfabeto dell’universo, Due donne ai raggi X. Marie Curie e Hedy Lamarr, ve le racconto io, Faust a Copenhagen, Einstein & me e La leggendaria storia di Heisenberg e dei fisici di Farm Hall. È autrice di diversi libri di successo: L’incredibile cena dei fisici quantistici (2016), Storie e vite di Superdonne che hanno fatto la scienza (2017); Hotel Copenhagen, Einstein e io (2018), e La leggendaria storia di Heisenberg e dei fisici di Farm Hall (2019). 
Presso Bollati Boringhieri è apparso Sei donne che hanno cambiato il mondo. Le grandi scienziate della fisica del xx secolo (2017). Il suo sito è www.greisonanatomy.com.

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