Il cosiddetto «sistema dell'arte» è sempre più al centro di discussioni e polemiche che vedono cimentarsi e prendere posizione non solo gli addetti ai lavori, ma anche politici e personalità della cultura, sollevando interrogativi anche nell'opinione pubblica. L'aspirazione di questo libro e del suo autore è aiutare a comprendere fino infondo tutti i meccanismi che animano, condizionano e in alcuni casi spingono ancora oggi chi detiene il potere a esercitare forme estreme di censura nei confronti degli artisti. E lo fa rispondendo a una serie di domande: come e perché i totalitarismi cercano di instaurare regole a cui l'arte è tenuta a sottoporsi? E, sull'altro fronte, per quale motivo una democrazia come quella statunitense ha impegnato risorse e strumenti per occupare un ruolo centrale nel mondo dell'arte? E ancora: come dobbiamo interpretare i fenomeni legati alla cosiddetta «cancel culture» e al «politicamente corretto» applicati all'arte? In questo libro, la storia avvincente del rapporto fra arte e potere si anima di figure tormentate ma anche di personaggi senza scrupoli, di eroi e avventurieri, restituendoci un ritratto appassionante e appassionato del mondo dell'arte e delle sfide che l'arte, fortunatamente, non smette di proporci.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Numero di pagine
480 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Demetrio Paparoni
Demetrio Paparoni è uno dei più influenti critici d’arte italiani. Ha curato numerose mostre e monografie di protagonisti della scena artistica internazionale. Nel1983 ha fondato la rivista «TemaCeleste», che ha diretto fino al 2000. Il suo ultimo libro è Arte e Poststoria, realizzato insieme ad Arthur C. Danto (Neri Pozza, 2020 e Columbia University Press, 2022).