Nella Guerra del Peloponneso, Tucidide racconta della lotta tra Sparta, modello di oligarchia, e Atene, nuovo paradigma democratico. Ma quanto contraddittoria fosse la natura del governo ateniese, lo apprendiamo proprio dalle testimonianze di alcuni protagonisti di quel lunghissimo scontro: attraverso le voci di Pericle, di Cleone, di Alcibiade. Soprattutto, attraverso la voce dello stesso Tucidide. E se nel primo testo di questa raccolta, il celeberrimo epitafio per i caduti, Atene gloriosamente si erge a baluardo della democrazia, negli altri discorsi la città svela il proprio vero volto, ben diverso da quello demagogicamente propagandato al cospetto dei cittadini: il volto di una potenza aggressiva e imperialista, non estranea ai soprusi e alle prevaricazioni, capace di terribili atti di violenza nei confronti di chi si ribella alla sua supremazia.
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
96 -
Traduttore
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Argomento
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Collana
Sull'autore
Tucidide
Tucidide (460 a.C. ca - dopo il 404 a.C.) è stato uno storico greco. Fu esisliato nel 424 per presunti errori tattici nella difesa di Anfipoli, in Tracia, contro lo spartano Brasida. Nei vent'anni d'esilio, in contatto con entrambe le parti in lotta, raccolse il materiale per la stesura de La guerra del Peloponneso (8 libri). Dopo un excursus iniziale dulla storia greca arcaica, nei capitoli successivi enunciò il metodo che è ancora oggi alla base della storiografia moderna (analisi fonti, registrazione fatti accaduti, sforzo di obiettività).