La filosofia di Charlie Brown Perché non posso avere un cane come tutti gli altri?

La filosofia di Charlie Brown

Perché non posso avere un cane come tutti gli altri?

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«Charlie Brown deve essere una persona problematica perché è una caricatura dell’uomo comune. La maggior parte di noi è più abituata a perdere che a vincere. E vincere è bello, ma non è divertente.»
Charles M. Schulz, 2 ottobre 1975

Prima apparizione: 2 ottobre 1950.
Il buon vecchio Charlie Brown è l’adorabile perdente che indossa la solita maglietta con una greca e che non molla mai (anche se vince raramente).
È il capitano della peggiore squadra di baseball al mondo... ma continua a presentarsi a ogni partita. Non riesce a trovare il coraggio per parlare con la ragazzina dai capelli rossi... ma continua a sperarci. Anche se i suoi amici, il suo albero cannibale e perfino il suo cane provano compassione per lui, egli sarà sempre un eroe coraggioso.

«Charles Schulz è stato un grande poeta che ci ha continuamente raccontato, con due colpi di matita, la sua versione della condizione umana.»
Umberto Eco

«Peanuts è stato, e continuerà a essere il miglior fumetto mai apparso sulla faccia della terra.»
Ray Bradbury

«Charles Schulz era un vero tesoro americano, un artista, un filosofo e un attento osservatore della vita umana.»
Bill Clinton

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