Filosofia per dame

Filosofia per dame

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Di dizionari filosofici ne sono stati scritti tanti, ma il più delle volte trattano di questioni come Dio, la sostanza, il destino, la libertà, e qualche volta persino con un tono oracolare, o quantomeno professorale. Invece, in questa «filosofia per dame» – che significa, illuministicamente, «filosofia per tutti», non solo per chierici o addetti ai lavori –, si tratta anche di temi non canonicamente metafisici, come il lasciarsi, lo stress, il marito pantofolaio, i corteggiatori forse molesti, le vacanze e i suoceri, fino alle più moderne e postmoderne gaffes sul web o amicizie di Facebook. Temi classicissimi, in realtà, e spesso importanti, gravi quando non addirittura funesti, ma classicamente reputati poco filosofici, e ai quali questo dizionario cerca di dare delle risposte, il più possibile pratiche e attuabili, sfatando il mito secondo cui la filosofia dovrebbe soprattutto porre domande. L’ordine delle voci è ovviamente alfabetico, ma si gioca con i rimandi, che creano nessi psicoanalitici e spiazzamenti liberatori. Il vantaggio, in veste di filosofi, è che nel dare risposte «non si è costretti a essere ottimisti o confortanti. Al massimo si possono suggerire piccoli stratagemmi, giacché, come scriveva Gracián, la vita è milizia contro la malizia umana». E se poi la milizia non dovesse aver la meglio sulla malizia, resterebbe pur sempre l’estrema risorsa di Scarlett O’Hara: dirsi che domani è un altro giorno, e prenderla con filosofia.

Book details

  • Publisher

  • Language

    Italian
  • Publication date

  • Page count

    204
  • Collection

About the author

Maurizio Ferraris

Maurizio Ferraris è professore ordinario di Filosofia teoretica nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino, dove dirige il Centro Interuniversitario di Ontologia Teorica e Applicata. Ha scritto una trentina di libri, tra cui la Storia dell’ermeneutica (1988), giunta alla quinta edizione e tradotta in varie lingue, ed Estetica razionale (1997), che ha rilanciato il dibattito sulla estetica come teoria della percezione. Tra i più recenti: Experimentelle Ästhetik (2001); L’altra estetica (con altri autori, 2001); Una Ikea di università (2001); Il mondo esterno (2001); A Taste for the Secret (con Derrida, 2001); Ontologia (2003); Introduzione a Derrida (2003); Goodbye Kant! Cosa resta oggi della ‘Critica della ragion pura’ (2004); Dove sei? Ontologia del telefonino (2005).

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