«Un grande narratore capace di cogliere i dettagli più profondi nel magistrale artigianato del raccontare.»
La Stampa
«Sepúlveda ha il senso della narrazione concisa ed efficace, il gusto delle immagini finemente cesellate, un grande dono dell’evocazione che gli permette di rendere semplici, stilizzandoli, gli esseri e gli avvenimenti più complicati.»
Le Monde
«Sogniamo che un altro mondo è possibile e realizzeremo quest'altro mondo possibile» afferma Luis Sepúlveda, e la sua non è solo una dichiarazione d'intenti. Lo scrittore cileno usa, come ci ha abituati, il suo talento di narratore per denunciare le iniquità del paese in cui è nato e che ama, di quello in cui ha scelto di vivere e più in generale del mondo. L'impegno civile che qui lo spinge ad accusare un'informazione drogata, a deprecare «l'indegno pantano che è oggi l'Iraq», a maledire le guerre e a indignarsi per le vittime della tortura o del fuoco amico ha la stessa profonda radice umana dell'emozione con cui ricorda i compagni e le compagne che hanno militato insieme a lui nei tempi felici del mandato di Salvador Allende, o con cui omaggia gli amici di sempre.
Un forte sentimento d'umanità è, dunque, il filo rosso che unisce le storie e le riflessioni qui raccolte, sempre segnate da una convinta, appassionata partecipazione al destino degli emarginati, dei dimenticati, delle vittime.
La Stampa
«Sepúlveda ha il senso della narrazione concisa ed efficace, il gusto delle immagini finemente cesellate, un grande dono dell’evocazione che gli permette di rendere semplici, stilizzandoli, gli esseri e gli avvenimenti più complicati.»
Le Monde
«Sogniamo che un altro mondo è possibile e realizzeremo quest'altro mondo possibile» afferma Luis Sepúlveda, e la sua non è solo una dichiarazione d'intenti. Lo scrittore cileno usa, come ci ha abituati, il suo talento di narratore per denunciare le iniquità del paese in cui è nato e che ama, di quello in cui ha scelto di vivere e più in generale del mondo. L'impegno civile che qui lo spinge ad accusare un'informazione drogata, a deprecare «l'indegno pantano che è oggi l'Iraq», a maledire le guerre e a indignarsi per le vittime della tortura o del fuoco amico ha la stessa profonda radice umana dell'emozione con cui ricorda i compagni e le compagne che hanno militato insieme a lui nei tempi felici del mandato di Salvador Allende, o con cui omaggia gli amici di sempre.
Un forte sentimento d'umanità è, dunque, il filo rosso che unisce le storie e le riflessioni qui raccolte, sempre segnate da una convinta, appassionata partecipazione al destino degli emarginati, dei dimenticati, delle vittime.
Book details
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Publisher
-
Original text
Yes -
Language
Italian -
Original language
Spanish -
Publication date
-
Page count
128 -
Collection
About the author
Luis Sepúlveda
Luis Sepúlveda è nato a Ovalle, in Cile, nel 1949, ed è mancato nel 2020 in Spagna, nelle Asturie, dove risiedeva. I suoi libri sono editi in Italia da Guanda: Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, Il mondo alla fine del mondo, Un nome da torero, La frontiera scomparsa, Incontro d’amore in un paese in guerra, Diario di un killer sentimentale, Jacaré, Patagonia Express, Le rose di Atacama, Raccontare, resistere (con Bruno Arpaia), Il generale e il giudice, Una sporca storia, I peggiori racconti dei fratelli Grim (con Mario Delgado Aparaín), Il potere dei sogni, Cronache dal Cono Sud, La lampada di Aladino, L’ombra di quel che eravamo, Ritratto di gruppo con assenza, Ultime notizie dal Sud, Tutti i racconti, Ingredienti per una vita di formidabili passioni, Un’idea di felicità (con Carlo Petrini), L’avventurosa storia dell’uzbeko muto, La fine della storia, Vivere per qualcosa (con José Mujica e Carlo Petrini), Storie ribelli; e le favole: Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico, Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza, Trilogia dell’amicizia, Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà, Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa, Il grande libro delle favole, Tutti i romanzi, Istruzioni per il viaggiatore. Poesie 1967-2016 e Hotel Chile (scelta dei testi e fotografie di Daniel Morszinski). Tra i molti riconoscimenti ricevuti, la laurea honoris causa in Lettere presso l’Università di Urbino, il Premio Chiara alla carriera e il Premio Hemingway per la Letteratura.