

«Le parole di Elisabeth de Waal diventano immagini, colori, suoni, odori che trasferiscono il lettore nei tempi e nei luoghi evocati in una complicità che cancella le distanze e non ha età. È l'attualità perenne dei capolavori letterari ai quali appartiene.»
Famiglia Cristiana
«Elisabeth de Waal ha scritto un libro memorabile.»
The Washington Post
«Una voce che non solo resiste al tempo ma, con la sottigliezza e il fervore della sua libera espressione, trionfa.»
The New York Times Book Review
Se è vero che ogni luogo racconta una storia, Milton Place, una dimora di campagna che custodisce segreti, passioni e tormenti, potrebbe recitare ogni parola di quella del suo proprietario, Barlow. Che, dopo anni, ancora guarda con occhi curiosi e stupefatti il giardino di azalee e rododendri in fiore attraverso la finestra della stanza da letto. Uno spettacolo a cui non vuole rinunciare. L’arrivo di Anita Seiler, che passeggia leggiadra sul sentiero acciottolato, rafforza ulteriormente la sua decisione. Da quel momento, Barlow sogna che la melodia della sua vita sia scandita dal rumore di quei passi. È un attimo: una scintilla che si accende, un’esistenza che prende a risplendere, proprio quando sembrava si stesse spegnendo. In pochissimo tempo, Anita insegna a Barlow che l’amore è mettersi in ascolto e tendere una mano quando la fatica rischia di sopraffarci. Perché innamorarsi significa prendere in prestito due occhi che non sono i tuoi e vedere tutto per la prima volta. E sperare che sia così per sempre. Ma esistono storie talmente intense che, nell’istante in cui nascono, rischi già di perderle.
Elisabeth de Waal, autrice della Città dei grandi ritorni, racconta di un amore inaspettato e tormentato, sbocciato tra il profumo di quegli stessi fiori che ogni mattina ricordano a Barlow l’importanza della gratitudine e l’essenzialità dell’essere al mondo. Soltanto prendendosi cura di quello che ci circonda possiamo riuscire a coltivare rapporti dalle radici solide. Un insegnamento che trova in Milton Place un riferimento imprescindibile.
Famiglia Cristiana
«Elisabeth de Waal ha scritto un libro memorabile.»
The Washington Post
«Una voce che non solo resiste al tempo ma, con la sottigliezza e il fervore della sua libera espressione, trionfa.»
The New York Times Book Review
Se è vero che ogni luogo racconta una storia, Milton Place, una dimora di campagna che custodisce segreti, passioni e tormenti, potrebbe recitare ogni parola di quella del suo proprietario, Barlow. Che, dopo anni, ancora guarda con occhi curiosi e stupefatti il giardino di azalee e rododendri in fiore attraverso la finestra della stanza da letto. Uno spettacolo a cui non vuole rinunciare. L’arrivo di Anita Seiler, che passeggia leggiadra sul sentiero acciottolato, rafforza ulteriormente la sua decisione. Da quel momento, Barlow sogna che la melodia della sua vita sia scandita dal rumore di quei passi. È un attimo: una scintilla che si accende, un’esistenza che prende a risplendere, proprio quando sembrava si stesse spegnendo. In pochissimo tempo, Anita insegna a Barlow che l’amore è mettersi in ascolto e tendere una mano quando la fatica rischia di sopraffarci. Perché innamorarsi significa prendere in prestito due occhi che non sono i tuoi e vedere tutto per la prima volta. E sperare che sia così per sempre. Ma esistono storie talmente intense che, nell’istante in cui nascono, rischi già di perderle.
Elisabeth de Waal, autrice della Città dei grandi ritorni, racconta di un amore inaspettato e tormentato, sbocciato tra il profumo di quegli stessi fiori che ogni mattina ricordano a Barlow l’importanza della gratitudine e l’essenzialità dell’essere al mondo. Soltanto prendendosi cura di quello che ci circonda possiamo riuscire a coltivare rapporti dalle radici solide. Un insegnamento che trova in Milton Place un riferimento imprescindibile.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Lingua originale
Inglese -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
320 -
Traduttore
-
Argomento
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Collana
Sull'autore
Elisabeth de Waal
ElisabethDe Waal nasce a Vienna nel 1899. Studia filosofia, legge ed economia all’università di Vienna. Nel 1928 sposa Hendrik de Waal, da cui ha due figli, Victor e Constant (poi Henry). Scrive cinque romanzi inediti in vita, due in tedesco e tre in inglese, tra cui La città dei grandi ritorni e Milton Place. Muore in Inghilterra nel 1991. Mentre è in corso in tutto il mondo la riscoperta della sua opera, Garzanti pubblica per la prima volta in Italia i suoi romanzi.