La malattia di Alzheimer colpisce in Italia più di una persona su cento, ed è in crescita. Praticamente non c’è famiglia che non abbia avuto esperienza, diretta o indiretta, dei crudeli effetti di questa patologia. Vedere svanire la mente dei propri cari, che giorno dopo giorno perdono contatto col mondo, senza più gusto per la vita, è un’esperienza emotivamente devastante e fisicamente faticosa. Alla disperazione della malattia si aggiunge l’inadeguatezza delle cure: come è possibile che dopo decenni di studi ancora non abbiamo un farmaco efficace, nonostante le cifre astronomiche spese nella ricerca biomedica e il coinvolgimento dei colossi di Big Pharma?
La risposta a questa domanda non è affatto edificante e in molti sensi è scandalosa. Ci voleva l’ostinazione di una giornalista scientifica come Agnese Codignola per unire i puntini in maniera chiara e raccontare questa vicenda, una delle peggiori della scienza biomedica e dell’industria farmaceutica degli ultimi anni.
Alzheimer S.p.A. racconta in che modo i colossi farmaceutici e ampi settori accademici abbiano per almeno vent’anni seguito una linea di ricerca sbagliata, spesso sapendolo, osteggiando lo sviluppo di indagini su ipotesi alternative e più promettenti. È anche così che si apre la strada al proliferare di ciarlatani e guaritori, ai quali le famiglie disperate spesso si affidano.
Ma questo libro parla anche di fiducia per i nuovi recenti sviluppi della ricerca. Abbandonato quasi completamente il vicolo cieco, la comunità scientifica dimostra ora di saper reagire, orientandosi verso nuove terapie, i cui dati preliminari lasciano ben sperare.
La risposta a questa domanda non è affatto edificante e in molti sensi è scandalosa. Ci voleva l’ostinazione di una giornalista scientifica come Agnese Codignola per unire i puntini in maniera chiara e raccontare questa vicenda, una delle peggiori della scienza biomedica e dell’industria farmaceutica degli ultimi anni.
Alzheimer S.p.A. racconta in che modo i colossi farmaceutici e ampi settori accademici abbiano per almeno vent’anni seguito una linea di ricerca sbagliata, spesso sapendolo, osteggiando lo sviluppo di indagini su ipotesi alternative e più promettenti. È anche così che si apre la strada al proliferare di ciarlatani e guaritori, ai quali le famiglie disperate spesso si affidano.
Ma questo libro parla anche di fiducia per i nuovi recenti sviluppi della ricerca. Abbandonato quasi completamente il vicolo cieco, la comunità scientifica dimostra ora di saper reagire, orientandosi verso nuove terapie, i cui dati preliminari lasciano ben sperare.
Book details
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Publisher
-
Original text
Yes -
Language
Italian -
Original language
Italian -
Publication date
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Page count
180 -
Collection
About the author
Agnese Codignola
Agnese Codignola è laureata in chimica e tecnologie farmaceutiche e ha un dottorato in farmacologia. Dopo alcuni anni da ricercatrice è diventata giornalista professionista, e oggi collabora con i principali gruppi editoriali italiani (GEDI, Il Sole 24 Ore) e con diversi siti (Il Tascabile, Lucy, Ilfattoalimentare.it e altri) su temi inerenti la salute, l’alimentazione, la sostenibilità e la promozione della cultura scientifica, per pubblici sia generalisti che specialistici. Tiene lezioni e partecipa a trasmissioni radiofoniche e televisive, incontri e podcast italiani e svizzeri. Tra le sue pubblicazioni, Il lungo COVID. La prima indagine sulle conseguenze a lungo termine del virus (2022), Il destino del cibo. Così mangeremo per salvare il mondo (2020), LSD. Da Albert Hofmann a Steve Jobs, da Timothy Leary a Robin Carhart-Harris: storia di una sostanza stupefacente (2018) e Il Corpo anticancro. Come con l’immunoterapia si può vincere la lotta contro i tumori (2017).