Roberto Parodi ha fatto del movimento e dell'oltrepassare le frontiere una scelta di vita: nel lavoro, sulle strade, con la musica, con la sua attività pubblica e da ultimo con i suoi video, la cui popolarità è stata immediata e dilagante. Ora ha deciso di mettere su carta un po' di quello che ha imparato in tutto questo movimento per essere e rimanere se stessi, avendo come unica regola quella di mantenere sempre la dignità, la correttezza e l'indipendenza nelle opinioni. Ne è nato un libro pieno dii consigli e semplici suggerimenti su cosa fare e soprattutto cosa evitare (nei rapporti con gli altri, nel vestire, nel comportarsi), a chi ispirarsi e soprattutto da chi fuggire come la peste (gli ipocriti, i fasulli, i manipolatori). In breve, un libro agile, divertente e diretto su come avere uno stile, personale, originale, riconoscibile.
«Non è difficile trovare il proprio stile; ognuno ce l'ha ed è quello che dovrà seguire, magari evolvendosi nel tempo ma sempre in modo personale, senza copiare bovinamente ciò che si vede in giro. E allora facciamoci riconoscere, ma per come siamo noi, non per la nostra capacità di imitare gli altri.»
Book details
-
Publisher
-
Original text
Yes -
Language
Italian -
Original language
Italian -
Publication date
-
Page count
256 -
Collection
About the author
Roberto Parodi
Roberto Parodi è ingegnere, scrittore e giornalista. Libero pensatore, più decadente che snob, si sente moderatamente conservatore con episodiche scivolate verso l'anarchia. Ha compiuto grandi viaggi overland in moto attraversando l'Africa, l'Asia e il Sudamerica alla scoperta di luoghi remoti e avventurosi dove la componente tecnica del mezzo si fondeva con l'avventura letteraria. Queste strade lo hanno ispirato nella scrittura di molti suoi libri e romanzi, dal Cuore a due cilindri a Scheggia, Controsole, Chiedi alla strada e Tropico dei perdenti. Incidentalmente ha anche condotto programmi televisivi di viaggio come Born To Ride sulle reti Mediaset e Diario della motocicletta su RAI2 ed è stato direttore della rivista Riders per diversi anni. In continua evoluzione, è facile incontrarlo a Milano come in Africa, alla guida del leggendario Naftone, una vecchia Range Rover Classic azzurra. Come per tutti i viaggiatori overland, il suo futuro può sempre cambiare verso nuove sfide, ma certamente non su una stramaledetta auto elettrica.