I Malavoglia e il complesso narrativo del mondo rusticano che li comprende sono il romanzo per antonomasia. Nel capolavoro verghiano assistiamo al miracolo della letteratura che ha il potere di trasformare una storia circoscritta a una minuscola zona della Sicilia in un’epopea “popolare” di straordinaria modernità.
                          
                          
                          
                        Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì - 
        
        
Lingua
Italiano - 
        
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
366 - 
        
Argomento
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Collana
 
Sull'autore
Giovanni Verga
          Giovanni Verga (Catania 1840-1922) perfezionò nei suoi romanzi la teoria del Verismo, diventandone il massimo esponente. Dopo i primi romanzi (Storia di una capinera, Eros, Tigre reale) scrisse una serie di novelle di successo dove sperimenta un nuovo linguaggio, che riproduce la lingua parlata e il flusso di coscienza dei personaggi, tratti per lopiù dall'ambiente che gli fu più congeniale, quello della campagna siciliana. Fra le raccolte di novelle si ricordano Vita dei campi (1880) e Novelle rusticane (1883). Scrisse anche romanzi, che avrebbero dovuto costituire il Ciclo dei Vinti sul modello di Emile Zola. Di questi, sono stati portati alla fine solo I Malavoglia e Mastro Don-Gesualdo, accolti con freddezza dal pubblico.
      
  
