L'Antonia
Poesie, lettere e fotografie di Antonia Pozzi scelte e raccontate da Paolo Cognetti
Antonia Pozzi
                            È la storia di una ragazza dalle lunghe gambe nervose quella che Paolo Cognetti ha raccontato in questo libro, che scorre sotto i nostri occhi come un docufilm. Milano, la montagna e la scrittura sono le cose che sente di avere in comune con lei. La ragazza ha attraversato una manciata di anni del Novecento: la sua famiglia borghese l’ha imprigionata nel conformismo ma le ha dato la possibilità di fare esperienze precluse ad altre donne, come studiare all’università, viaggiare in tutta Europa, andare in montagna e scalare. Ha esplorato il mondo con desiderio ardente, ha esplorato sé stessa attraverso la fotografia e la poesia. Ha amato con sovrabbondanza e inesperienza, come i suoi pochi anni le hanno consigliato. La montagna è sempre statala sua maestra e il suo rifugio. Si chiama Antonia Pozzi ed è morta suicida nel 1938, ma qui rivive per noi attraverso foto, diari, lettere e poesie, frammenti di un’esistenza che palpita ancora grazie al racconto di Cognetti che, mescolando le proprie parole alle sue, ce la restituisce in un ritratto nitido e delicato: un omaggio a un’artista che, senza saperlo e senza volerlo, ha scritto un capitolo della storia del secolo scorso.
                          
                          
                          
                        Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì - 
        
        
Lingua
Italiano - 
        
Lingua originale
Italiano - 
        
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
224 - 
        
Argomento
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Collana
 
Sull'autore
Antonia Pozzi
          Antonia Pozzi (Milano, 1912) morì suicida nel 1938, a soli ventisei anni. Nella sua raccolta di opere poetiche, pubblicata postuma nel 1939 con il titolo Parole, si riconosce una vocazione lirica segnata dall’influsso dei principali poeti del Novecento.
      
  
