«L'abilità con cui Attia Hosain tratta il rapporto tra comportamenti e classi sociali, cultura e differenti forme di potere femminile è splendida.»
Kamila Shamsie
«Un romanzo straordinario con una protagonista altrettanto meravigliosa. I lettori si innamoreranno di Laila.»
Monica Ali
India, 1933. Il fumo dell’incenso disegna spirali in aria. La quiete della biblioteca rinfranca lo spirito di Laila, intenta a sfogliare una preziosa edizione di Alexandre Dumas appena arrivata dalla Francia. In famiglia tutti la considerano eccentrica, perché preferisce il fruscio delle pagine alla compagnia chiassosa delle zie. L’unico che la capisce è il nonno, grande amante della letteratura occidentale. A Laila, però, quel ruolo non dispiace, perché le permette di vivere incredibili avventure insieme alle sue eroine di carta. Non sa ancora che la sfida più grande è all’orizzonte. Mentre le sue cugine sono spose felici e madri, lei non riesce ad accontentarsi di una simile prospettiva, ma desidera continuare a imparare. Grazie all’appoggio dello zio, si iscrive all’università, studia e ascolta gli animati dibattiti dei suoi compagni, che si interrogano sul futuro. E le basta un bacio per innamorarsi di Ameer, un uomo dolce e intelligente, che però appartiene a una casta inferiore. Per la sua famiglia il loro amore è inaccettabile. Ma a Laila non è mai importato dell’opinione altrui. Vuole decidere del proprio destino, perché questo le hanno insegnato i libri. Ed è pronta a mettere a repentaglio tutto, compresi i suoi privilegi, per essere libera. Attia Hosain ha un posto speciale nel cuore del pubblico anglosassone perché per anni è stata il volto di un celebre programma della BBC. Il suo esordio, La casa delle donne, pubblicato in prima edizione nel 1961, è stato riscoperto solo recentemente e riconosciuto come un piccolo tesoro della letteratura. Perché la storia di Laila è un bellissimo esempio di autodeterminazione femminile, calato nel mondo affascinante dell’Oriente.
Kamila Shamsie
«Un romanzo straordinario con una protagonista altrettanto meravigliosa. I lettori si innamoreranno di Laila.»
Monica Ali
India, 1933. Il fumo dell’incenso disegna spirali in aria. La quiete della biblioteca rinfranca lo spirito di Laila, intenta a sfogliare una preziosa edizione di Alexandre Dumas appena arrivata dalla Francia. In famiglia tutti la considerano eccentrica, perché preferisce il fruscio delle pagine alla compagnia chiassosa delle zie. L’unico che la capisce è il nonno, grande amante della letteratura occidentale. A Laila, però, quel ruolo non dispiace, perché le permette di vivere incredibili avventure insieme alle sue eroine di carta. Non sa ancora che la sfida più grande è all’orizzonte. Mentre le sue cugine sono spose felici e madri, lei non riesce ad accontentarsi di una simile prospettiva, ma desidera continuare a imparare. Grazie all’appoggio dello zio, si iscrive all’università, studia e ascolta gli animati dibattiti dei suoi compagni, che si interrogano sul futuro. E le basta un bacio per innamorarsi di Ameer, un uomo dolce e intelligente, che però appartiene a una casta inferiore. Per la sua famiglia il loro amore è inaccettabile. Ma a Laila non è mai importato dell’opinione altrui. Vuole decidere del proprio destino, perché questo le hanno insegnato i libri. Ed è pronta a mettere a repentaglio tutto, compresi i suoi privilegi, per essere libera. Attia Hosain ha un posto speciale nel cuore del pubblico anglosassone perché per anni è stata il volto di un celebre programma della BBC. Il suo esordio, La casa delle donne, pubblicato in prima edizione nel 1961, è stato riscoperto solo recentemente e riconosciuto come un piccolo tesoro della letteratura. Perché la storia di Laila è un bellissimo esempio di autodeterminazione femminile, calato nel mondo affascinante dell’Oriente.
Book details
-
Publisher
-
Original text
Yes -
Language
Italian -
Original language
English -
Publication date
-
Page count
336 -
Translator
-
Collection
About the author
Attia Hosain
ATTIA HOSAIN nasce a Lucknow, India, nel 1913. Tra le prime donne a laurearsi all’università della sua città, aderisce al nascente movimento femminista indiano e, nel 1947, si trasferisce nel Regno Unito, dove lavora come giornalista e autrice per la televisione. Muore a Londra, nel 1998, all’età di ottantaquattro anni. Mentre è in corso in tutto il mondo la riscoperta della sua opera, Garzanti pubblica per la prima volta in Italia il suo capolavoro La casa delle donne (1961).