La maledizione di piazza Fontana
L’indagine interrotta. I testimoni dimenticati. La guerra tra i magistrati
Guido Salvini
Andrea Sceresini
Le rivelazioni esclusive del giudice che ha condotto l'ultima istruttoria su piazza Fontana
“Se un nuovo processo venisse celebrato oggi,
con i dati contenuti in questo libro,
è probabile che i responsabili della strage
di piazza Fontana avrebbero tutti o quasi un nome.”
Guido Salvini
“In Argentina Giovanni Ventura mi ha confidato
che Delfo Zorzi ha partecipato
all’operazione di piazza Fontana.
La cellula di Padova aveva un deposito
di armi ed esplosivi, mai scoperto, in un casolare
di campagna alla periferia di Treviso.”
Giampaolo Stimamiglio, ex ordinovista di Verona
“I dettagli del piano erano certamente noti
ai massimi vertici politici, in Italia come negli Stati Uniti.”
Gianadelio Maletti, ex numero due del Sid
Giugno 2005: la Corte di cassazione conferma l’assoluzione degli ultimi neofascisti imputati per la strage del 12 dicembre 1969. Settembre 2008: il giudice Guido Salvini, autore dell’istruttoria che ha portato all’ultimo processo sulla strage, riceve la lettera di un ex ordinovista padovano. “La prego contattarmi personalmente – recita – per novità su piazza Fontana.” è il primo passo di una lunga e puntigliosa inchiesta privata che in questo libro, scritto con la collaborazione del giornalista Andrea Sceresini, è raccontata e resa pubblica per la prima volta. Una vera e propria ricerca degli uomini di piazza Fontana. I nomi e le storie dei terroristi neri sfuggiti alla giustizia. Un documentato atto d’accusa contro una parte della magistratura, le sue responsabilità e inadempienze, che farà discutere.
Nel corso di dieci anni Salvini è tornato a parlare con le sue vecchie fonti, ne ha trovate di nuove, ha smontato le bugie e gli alibi che avevano messo in difficoltà le accuse, e raccolto elementi e riscontri a carico di soggetti mai sfiorati dalle indagini.
Chi era il giovanissimo neofascista che quel pomeriggio d’inverno sarebbe entrato in azione alla Banca nazionale dell’agricoltura? Cosa aveva da raccontare la “fonte Turco” del Sid, insabbiata in tutta fretta per ordine dei vertici dei servizi segreti? Cosa lega il suicidio di un ex legionario nel Sud della Francia con la morte in Angola di un ricco imprenditore padovano? Ma soprattutto: perché i magistrati non sono stati in grado di compiere fino in fondo il loro dovere?
Una narrazione ricca di elementi inediti, a cinquant’anni dalla strage. La vicenda più drammatica della nostra Repubblica raccontata come un grande giallo italiano.
“Se un nuovo processo venisse celebrato oggi,
con i dati contenuti in questo libro,
è probabile che i responsabili della strage
di piazza Fontana avrebbero tutti o quasi un nome.”
Guido Salvini
“In Argentina Giovanni Ventura mi ha confidato
che Delfo Zorzi ha partecipato
all’operazione di piazza Fontana.
La cellula di Padova aveva un deposito
di armi ed esplosivi, mai scoperto, in un casolare
di campagna alla periferia di Treviso.”
Giampaolo Stimamiglio, ex ordinovista di Verona
“I dettagli del piano erano certamente noti
ai massimi vertici politici, in Italia come negli Stati Uniti.”
Gianadelio Maletti, ex numero due del Sid
Giugno 2005: la Corte di cassazione conferma l’assoluzione degli ultimi neofascisti imputati per la strage del 12 dicembre 1969. Settembre 2008: il giudice Guido Salvini, autore dell’istruttoria che ha portato all’ultimo processo sulla strage, riceve la lettera di un ex ordinovista padovano. “La prego contattarmi personalmente – recita – per novità su piazza Fontana.” è il primo passo di una lunga e puntigliosa inchiesta privata che in questo libro, scritto con la collaborazione del giornalista Andrea Sceresini, è raccontata e resa pubblica per la prima volta. Una vera e propria ricerca degli uomini di piazza Fontana. I nomi e le storie dei terroristi neri sfuggiti alla giustizia. Un documentato atto d’accusa contro una parte della magistratura, le sue responsabilità e inadempienze, che farà discutere.
Nel corso di dieci anni Salvini è tornato a parlare con le sue vecchie fonti, ne ha trovate di nuove, ha smontato le bugie e gli alibi che avevano messo in difficoltà le accuse, e raccolto elementi e riscontri a carico di soggetti mai sfiorati dalle indagini.
Chi era il giovanissimo neofascista che quel pomeriggio d’inverno sarebbe entrato in azione alla Banca nazionale dell’agricoltura? Cosa aveva da raccontare la “fonte Turco” del Sid, insabbiata in tutta fretta per ordine dei vertici dei servizi segreti? Cosa lega il suicidio di un ex legionario nel Sud della Francia con la morte in Angola di un ricco imprenditore padovano? Ma soprattutto: perché i magistrati non sono stati in grado di compiere fino in fondo il loro dovere?
Una narrazione ricca di elementi inediti, a cinquant’anni dalla strage. La vicenda più drammatica della nostra Repubblica raccontata come un grande giallo italiano.
Book details
-
Publisher
-
Original text
Yes -
Language
Italian -
Publication date
-
Page count
608 -
Collection
About the author
Guido Salvini
Guido Salvini, giudice presso il Tribunale di Milano, è uno dei pochi magistrati che, per ragioni di indipendenza personale, non aderisce ad alcuna corrente organizzata della magistratura. Negli anni Novanta, come giudice istruttore, ha condotto le indagini sull’eversione di destra e sulla strage di piazza Fontana, i cui risultati sono confluiti nell’ultimo processo, il terzo, sulla vicenda. Proprio mentre conduceva queste indagini è stato sottoposto a un procedimento aperto dal Csm che comportava il suo trasferimento da Milano. Si è difeso personalmente e strenuamente per anni dalle accuse, uscendone del tutto indenne e dimostrando la loro infondatezza. Ha proseguito le sue indagini sulla strage anche dopo il 2005, data dell’ultima archiviazione.
I risultati del suo lavoro decennale sono contenuti in questo libro ricco di rivelazioni inedite.
Nel 2013 ha pubblicato la raccolta di scritti sulla giustizia Office at night e nel 2019, per le edizioni Pendragon, il libro di riflessioni personali Domenica mattina presto.
I risultati del suo lavoro decennale sono contenuti in questo libro ricco di rivelazioni inedite.
Nel 2013 ha pubblicato la raccolta di scritti sulla giustizia Office at night e nel 2019, per le edizioni Pendragon, il libro di riflessioni personali Domenica mattina presto.
Andrea Sceresini
Andrea Sceresini (1983) è autore di molte inchieste e reportage per “La Stampa”, “Il Foglio”, “il Fatto Quotidiano” e “L’Espresso”. Per Chiarelettere, oltre alle due testimonianze di Danilo Pagliaro sulla Legione, ha pubblicato: L’avvocato del diavolo (con Vittorio Dotti, 2014), La seconda vita di Majorana (con Giuseppe Borello e Lorenzo Giroffi, 2016), Internazionale nera (2017) e La maledizione di piazza Fontana (con Guido Salvini, 2019).