Essere vegetariani per la specie umana è una scelta, non un’inclinazione naturale. L’uomo è un onnivoro, non un vegetariano 'per stomaco', come lo sono i ruminanti, per esempio. È per questo importante capire quando in una società, in una cultura, in un certo periodo storico, in uno stato, in un gruppo, in una setta si decide di allontanarsi dal regno della carne. Si tratta sempre di una scelta culturale, e nella maggior parte delle volte è quasi sempre espressione di una prospettiva religiosa. L’obiettivo di questo libro non è giustificare, sostenere, schierarsi, né analizzare il fenomeno contemporaneo, che ha avuto nell’ultimo decennio una accelerazione imprevista. Semplicemente, si vogliono descrivere momenti storici in cui questa scelta è avvenuta. Si tratta di raccontare la Storia, con le sue disomogeneità e disuguaglianze, con le sue discontinuità e contraddizioni, percorrendo il tempo e gli spazi geografici dell’Asia e dell’Europa. Si va da Pitagora agli orfici passando per il buddhismo, il confucianesimo, il monachesimo e i catari, per approdare nella Cina di Mao e alla Casa Bianca nella cucina di Michelle Obama. Senza mai dimenticare che l’essere umano non è solo un mangiatore biologico, ma è soprattutto un consumatore-mangiatore simbolico e sociale.
Book details
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Publisher
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Original text
Yes -
Language
Italian -
Publication date
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Page count
192 -
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About the author
Paolo Scarpi
Paolo Scarpi è professore di Storia delle religioni all’Università degli Studi di Padova. Le sue ricerche hanno per oggetto le religioni del mondo antico, i culti misterici, gli esoterismi, i problemi religiosi nella società multiculturale, la funzione normativa dei sistemi religiosi sui comportamenti alimentari e la simbologia delle tradizioni culinarie. Ha pubblicato La fuga e il ritorno. Storia e mitologia del viaggio (Marsilio, 1992); Il senso del cibo (Sellerio, 2005); Le religioni dei misteri (Fondazione Valla-Mondadori, 2002); La rivelazione segreta di Ermete Trismegisto (Fondazione Valla-Mondadori, 2009).