

Quante erano le probabilità che Atene, piccola città-stato della Grecia classica, trionfasse nella battaglia di Maratona sconfiggendo l’apparentemente imbattibile impero persiano? Chi, nel 1789, avrebbe mai previsto che un semplice tenente sarebbe diventato prima il vittorioso generale delle campagne d’Italia e poi l’imperatore dei francesi, dominando quasi tutta l’Europa per quindici anni? E di certo nessuno, nel 1914, immaginava che l’assassinio dell’arciduca ereditario d’Austria potesse innescare la reazione a catena che portò a un sanguinoso conflitto destinato a durare oltre quattro anni, coinvolgendo le grandi potenze mondiali e provocando venti milioni di vittime. Eppure, tra le altre cose, la storia ci insegna che le guerre sono un concentrato di imprevisti e conseguenze inevitabili, che un singolo individuo può modificare irrimediabilmente il corso degli eventi, e soprattutto che dobbiamo aspettarci il «continuo ripresentarsi dell’inatteso».
Con l’erudizione e la leggerezza che lo hanno reso celebre, nelle Lezioni della storia Edgar Morin compone una sintesi di ciò che di più importante ha appreso in un secolo di vita e di studio, consegnandoci uno strumento prezioso per interpretare il passato dall’antichità ai giorni nostri e, forse, capire cosa possiamo attenderci dal futuro.
Con l’erudizione e la leggerezza che lo hanno reso celebre, nelle Lezioni della storia Edgar Morin compone una sintesi di ciò che di più importante ha appreso in un secolo di vita e di studio, consegnandoci uno strumento prezioso per interpretare il passato dall’antichità ai giorni nostri e, forse, capire cosa possiamo attenderci dal futuro.
Dettagli libro
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Editore
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
112 -
Traduttore
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Argomento
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Collana
Sull'autore
Edgar Morin
Edgar Morin è nato a Parigi nel 1921 da genitori ebrei sefarditi. Nel 1941 ha interrotto gli studi universitari per prendere parte alla Resistenza, aderendo successivamente al Pcf (Partito comunista francese), dal quale è stato espulso dieci anni dopo. Ricercatore al Cnrs dal 1950 al 1979, è stato tra i fautori della prestigiosa rivista di cultura «Communications». Attualmente codirige il Cetsap (Centre d’études transdisciplinaires) di Parigi, collegato all’École des Hautes études en sciences sociales. Filosofo e sociologo noto per l’approccio transdisciplinare con il quale ha trattato un’ampia gamma di argomenti, ha pubblicato numerosi libri, molti dei quali tradotti in Italia. Tra questi, Il paradigma perduto (Feltrinelli 1974), Pensare l’Europa (Feltrinelli 1988), La testa ben fatta (Raffaello Cortina Editore 2000), I sette saperi necessari all’educazione del futuro (Raffaello Cortina Editore 2001), l’opera in più volumi Il metodo (Raffaello Cortina Editore 2001-), Pro e contro Marx (Erickson 2010). Nel 2012, ha pubblicato per Chiarelettere ‹Il cammino della speranza›