Lettere da Omsk

Lettere da Omsk

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Come si misura la forza di un libro? Quali emozioni scatena, quante vite intercetta? Può un libro mutare la storia di un continente? 
L’esistenza di Annarita, grigia, senza troppi sobbalzi, ma nemmeno troppi slanci si srotola in un futuro cupo e non molto lontano; il mondo è di nuovo diviso in blocchi definiti da nuove cortine di ferro. Come uno squarcio in questa coltre monotona e soffocante, un manoscritto anonimo viene recapitato nella casa editrice dove Annarita lavora senza troppa soddisfazione. Bastano poche pagine per scatenare nel suo cuore l’emozione di una voce perduta molto tempo prima, guidata dalla convinzione che l’autore segreto sia l’unico, vero, grande amore della sua vita. Inizia così un viaggio difficile e tormentato dall’Italia alla Siberia, contro ogni regola e contro ogni logica, attraverso confini fisici e  temporali, che la porterà a vivere situazioni assurde e pericolose, a contatto con personaggi improbabili e misteriosi movimenti rivoluzionari. Lontano e vago nella realtà, lo scopo di questa piccola odissea si consolida via via però nel suo animo, portandola, grazie alla sua determinazione, al cuore della verità. Che sarà semplice, ma allo stesso tempo sorprendente e dirompente, capace di stravolgere non solo la sua piccola esistenza, ma anche di mutare il corso della Storia. Perché a volte, quando sgorgano dal sottosuolo, amore e verità hanno la forza dirompente di un fiume in piena.   

Book details

About the author

Ornella Sabia

Ornella Sabia è nata a Napoli nel 1988 e ha vissuto tra Tito (Pz), Napoli e Roma. Laureata presso l’università L’Orientale di Napoli in Mediazione linguistica e culturale, ha conseguito un master in Giornalismo culturale presso l’università La Sapienza di Roma. Ha collaborato con il quotidiano lucano La Nuova del Sud e la redazione Cultura de la Repubblica e l’inserto Robinson. Ama viaggiare, soprattutto nell’Est Europa. Quando scrive, però, le piace rifugiarsi a Tito, la cui magica tranquillità le fornisce la concentrazione necessaria a costruire le sue storie. Non potrebbe vivere senza i libri di Dostoevskij e senza un piatto di pasta al giorno.