«Un romanzo famigliare dal ritmo incalzante, solcato da stilettate di humour nero.»
New Statesman
«Divertentissimo, paradossale, ma anche acuto e commovente.»
The Guardian
«L'ho divorato in un boccone. Lasciatevi conquistare da queste pagine.»
The Times
«Auslander mescola tragedia, commedia e satira sulle orme di Beckett e Kafka.»
The Wall Street Journal
«Uno scrittore virtuoso e audace: fate attenzione a Shalom Auslander, vi farà morire dal ridere.»
The New York Times Book Review
«Shalom Auslander scrive come un nipote arrabbiato di Philip Roth.»
Tom Perrotta
La famiglia Seltzer appartiene all’antica stirpe Cannibale-Americana, da sempre perseguitata. I suoi componenti devono mantenere il più stretto riserbo sulle loro origini, per evitare le tragedie che dalla notte dei tempi hanno segnato la storia del loro popolo. Un popolo fiero delle proprie tradizioni, la più importante delle quali consiste nel consumare il corpo dei defunti affinché possano vivere in eterno… Settimo Seltzer ha fatto qualsiasi cosa pur di scrollarsi di dosso questa eredità, ma ora è giunto il momento più temuto: la sua ingombrante madre sta per andarsene e, per scongiurare il pericolo di lasciare agli eredi solo quattro ossa da rosicchiare, negli ultimi anni ha mangiato così tanto da avere assunto proporzioni ciclopiche. Ora Settimo e i suoi undici fratelli sono intorno al suo letto di morte, in attesa che pronunci quelle parole: Mangiatemi! Al di là dell’aspetto morale, dal lato pratico si tratta di un mucchio di carne rossa che, è noto, non fa certo bene alla salute. E poi: Secondo è kosher, Nono è vegano, Primo la odiava troppo per assaggiarne anche solo un pezzetto e Sesto è morto. Solo Zietto, uno dei massimi esperti delle leggi Cannibali, può prendere il controllo della situazione. I fratelli andranno fino in fondo? O spezzeranno per sempre la catena che li lega ai loro cari e al loro popolo?
Un romanzo irriverente che frantuma, a colpi di sarcasmo e ironia dissacrante, una serie infinita di tabù e luoghi comuni; una storia grottesca che è anche una riflessione su quanto sia lecito sacrificare di se stessi in nome dell’appartenenza alla propria famiglia o alla propria comunità.
New Statesman
«Divertentissimo, paradossale, ma anche acuto e commovente.»
The Guardian
«L'ho divorato in un boccone. Lasciatevi conquistare da queste pagine.»
The Times
«Auslander mescola tragedia, commedia e satira sulle orme di Beckett e Kafka.»
The Wall Street Journal
«Uno scrittore virtuoso e audace: fate attenzione a Shalom Auslander, vi farà morire dal ridere.»
The New York Times Book Review
«Shalom Auslander scrive come un nipote arrabbiato di Philip Roth.»
Tom Perrotta
La famiglia Seltzer appartiene all’antica stirpe Cannibale-Americana, da sempre perseguitata. I suoi componenti devono mantenere il più stretto riserbo sulle loro origini, per evitare le tragedie che dalla notte dei tempi hanno segnato la storia del loro popolo. Un popolo fiero delle proprie tradizioni, la più importante delle quali consiste nel consumare il corpo dei defunti affinché possano vivere in eterno… Settimo Seltzer ha fatto qualsiasi cosa pur di scrollarsi di dosso questa eredità, ma ora è giunto il momento più temuto: la sua ingombrante madre sta per andarsene e, per scongiurare il pericolo di lasciare agli eredi solo quattro ossa da rosicchiare, negli ultimi anni ha mangiato così tanto da avere assunto proporzioni ciclopiche. Ora Settimo e i suoi undici fratelli sono intorno al suo letto di morte, in attesa che pronunci quelle parole: Mangiatemi! Al di là dell’aspetto morale, dal lato pratico si tratta di un mucchio di carne rossa che, è noto, non fa certo bene alla salute. E poi: Secondo è kosher, Nono è vegano, Primo la odiava troppo per assaggiarne anche solo un pezzetto e Sesto è morto. Solo Zietto, uno dei massimi esperti delle leggi Cannibali, può prendere il controllo della situazione. I fratelli andranno fino in fondo? O spezzeranno per sempre la catena che li lega ai loro cari e al loro popolo?
Un romanzo irriverente che frantuma, a colpi di sarcasmo e ironia dissacrante, una serie infinita di tabù e luoghi comuni; una storia grottesca che è anche una riflessione su quanto sia lecito sacrificare di se stessi in nome dell’appartenenza alla propria famiglia o alla propria comunità.
Book details
-
Publisher
-
Original text
Yes -
Language
Italian -
Publication date
-
Page count
312 -
Translator
-
Collection
About the author
Shalom Auslander
Shalom Auslander è nato e cresciuto a Monsey, New York. Ha scritto per le testate New Yorker, Esquire e New York Times Magazine, e collabora regolarmente alla trasmissione radiofonica This American Life. Guanda ha pubblicato Il lamento del prepuzio, A Dio spiacendo e Prove per un incendio. Mamma per cena è stato scelto dal Sunday Times come libro dell’anno 2021.