“Ho scritto libri privi di vita
tutte le volte che non ero mosso
da un intento politico.”
George Orwell
Tre motivi per leggerlo:
Perché è il testamento del più audace scrittore politico del Novecento, che ha saputo raccontare come nessun altro il potere, la sorveglianza e il controllo.
Perché parla di noi, del nostro tempo, mai abbandonandosi alla cupezza di un destino già scritto ma cercando di immaginare e di guardare oltre, di seminare speranza e futuro.
Perché è la storia avvincente di una resistenza personale e civile, qui riproposta in una nuova traduzione, con due contributi di Orwell dedicati al mestiere di scrivere, un ampio saggio di David Bidussa e il “Ritratto sentimentale” di Geno Pampaloni, uno dei primi interventi pubblicati in Italia su Millenovecentottantaquattro.
tutte le volte che non ero mosso
da un intento politico.”
George Orwell
Tre motivi per leggerlo:
Perché è il testamento del più audace scrittore politico del Novecento, che ha saputo raccontare come nessun altro il potere, la sorveglianza e il controllo.
Perché parla di noi, del nostro tempo, mai abbandonandosi alla cupezza di un destino già scritto ma cercando di immaginare e di guardare oltre, di seminare speranza e futuro.
Perché è la storia avvincente di una resistenza personale e civile, qui riproposta in una nuova traduzione, con due contributi di Orwell dedicati al mestiere di scrivere, un ampio saggio di David Bidussa e il “Ritratto sentimentale” di Geno Pampaloni, uno dei primi interventi pubblicati in Italia su Millenovecentottantaquattro.
Book details
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Publisher
-
Original text
Yes -
Language
Italian -
Original language
English -
Publication date
-
Page count
496 -
Collection
About the author
George Orwell
pseudonimo di Eric Arthur Blair, nacque in India nel 1903 e morì a Londra nel 1950. Giornalista, critico letterario, opinionista, Orwell è oggi considerato uno dei maggiori autori di lingua inglese del Novecento. Partecipò alla guerra civile spagnola contro Franco e formulò una dura critica dello stalinismo da posizioni socialiste. Non ha mai abbandonato quelle posizioni, che sono del resto le più legittime per una doverosa critica dello stalinismo. La Newton Compton ha pubblicato 1984, La fattoria degli animali, Omaggio alla Catalogna, Senza un soldo a Parigi e a Londra, Giorni in Birmania e il volume unico I capolavori (La fattoria degli animali; 1984; Senza un soldo a Parigi e a Londra; Giorni in Birmania; Omaggio alla Catalogna).