Stefano Bartoli, Giorgio Nardone
Quante volte, di fronte alle immancabili difficoltà nei rapporti umani, tentiamo soluzioni che ci appaiono adeguate, ma che in realtà non fanno che aggravare la situazione? Quante volte, nella convinzione che ci salvino, siamo proprio noi a innescare e alimentare veri e propri meccanismi infernali che di fatto ci «incasinano» ancora di più l’esistenza? Attingendo alla rappresentazione letteraria più illustre di una vita di indicibili tormenti, quella dei dannati dell’Inferno di Dante, Matteo Rampin riprende i peccati capitali – Lussuria, Ira, Accidia, Superbia, Invidia, Avarizia e Gola, a cui aggiunge Malinconia e Menzogna – e li declina in base ai «malesseri» che affliggono i giorni nostri, descrivendone per ognuno genesi e «inviluppo». Poiché, però, a differenza dell’inferno dantesco, una salvezza è possibile, Rampin non ci abbandona nella selva oscura dei nostri affanni, ma ci suggerisce con estrema leggerezza e grande ironia soluzioni che sono a portata di mano e, guidandoci lungo l’aspro sentiero, ci indica la via d’uscita che ci condurrà (finalmente) a riveder le stelle.
Book details
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Publisher
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Language
Italian -
Original language
Italian -
Publication date
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Page count
224 -
Collection
About the author
Matteo Rampin
Matteo Rampin, medico, psichiatra e psicoterapeuta, è autore di più di trenta libri pubblicati in Italia e all'estero. È consulente personale di atleti, allenatori, manager e artisti di livello internazionale. Il suo approccio al miglioramento e al cambiamento si basa sull'applicazione delle neuroscienze a procedure non convenzionali di problem solving. Per Salani ha pubblicato anche Come imparare a studiare e Mozart era un figo, Bach ancora di più (con Leonora Armellini).