«I libri di Silvana Gandolfi saranno eterni, perché trasformano i lettori adulti in bambini meravigliati e i bambini in appassionati e felici lettori. Alessandra Casella»
Venezia. Di cui si scorgono i canali, la base dei ponti, i gradini degli ingressi, e molto selciato, perché la vediamo attraverso gli occhi di un gatto, il gatto Virgilio. È bastato al bambino Dante bere un po’ di cioccolata – di quella speciale che prepara l’enigmatico professor Cosimo Dolente – ed ecco che lui può vedere ciò che vedono gli occhi del suo gattino e perfino venire coinvolto in rapimenti, delitti e scoprire gli aspetti diabolici di persone insospettabili. Ma anche i gatti hanno le loro fantasie e i loro sogni...
Venezia. Di cui si scorgono i canali, la base dei ponti, i gradini degli ingressi, e molto selciato, perché la vediamo attraverso gli occhi di un gatto, il gatto Virgilio. È bastato al bambino Dante bere un po’ di cioccolata – di quella speciale che prepara l’enigmatico professor Cosimo Dolente – ed ecco che lui può vedere ciò che vedono gli occhi del suo gattino e perfino venire coinvolto in rapimenti, delitti e scoprire gli aspetti diabolici di persone insospettabili. Ma anche i gatti hanno le loro fantasie e i loro sogni...
Book details
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Publisher
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Original text
Yes -
Language
Italian -
Publication date
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Page count
209 -
Collection
About the author
Silvana Gandolfi
Silvana Gandolfi è nata a Roma, dopodiché ha sempre fatto con passione il meno possibile. Ha un grande talento nell'esercitare la propria pigrizia in posti lontani, raggiungibili solo con viaggi lunghi e molto, molto faticosi. Si è fatta largo a colpi di machete nella giungla africana per contemplare immobile per due settimane un ippopotamo a mollo in uno stagno. Ha attraversato sette mari e due oceani per stendersi per alcuni mesi su un’amaca in un’isola sperduta. Quando il figlio di Silvana, Luca, era bambino, inventava storie per lui in modo da avere un ottimo pretesto per non cucinare o stirare. Ha scritto novelle, romanzi d’amore, racconti per la radio, ma ora vuole dedicarsi soprattutto ai libri per bambini. I bambini – dice – sono gli unici a non criticare la mia pigrizia. Ma vi sembra pigra un’autrice che in sette anni ha scritto cinque capolavori ricevendo in Italia tutti i maggiori premi?