Londra, anni ‘50. Louise ha un matrimonio insoddisfacente e tre figlie ormai adulte, con cui ha sempre avuto rapporti un po’ distanti. La morte del marito le appare quindi una specie di liberazione: finalmente potrà fare tutto ciò che vuole. Ma ben presto scopre che il marito non le ha lasciato nulla. Lavorare – dicono le figlie – non è dignitoso per una donna della sua età, quindi Louise va a vivere a turno presso di loro, neanche fosse un pacco continuamente trasferito dall’una all’altra… Cosa ci vuole per spezzare le catene delle convenzioni borghesi? Monica Dickens delinea con affetto e ironia la vita di una donna che dipende interamente dagli altri, senza però condannare né la chiusura mentale della società né l’incapacità di Louise. E riesce a creare un’eroina romantica in silenzioso conflitto con un mondo indifferente.
Book details
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Publisher
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Original text
Yes -
Language
Italian -
Original language
English -
Publication date
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Page count
272 -
Collection
About the author
Monica Dickens
Monica Dickens (1915-1992), pronipote di Charles Dickens, aveva l’abilità di scrivere dell’ordinario tenendo i suoi lettori attaccati alla pagina. Enormemente apprezzata da alcuni autori (Rebecca West, JB Priestley, Elizabeth Bowen) fu anche molto sottostimata, perché – come dice AS Byatt, sua grandissima fan – “la critica letteraria tende a creare un confine artificioso tra gli scrittori seri e le donne che scrivono libri di enorme successo”. Impiegò un po’ di tempo a capire cosa fare di sé: espulsa da scuola, provò con la recitazione, ma non funzionò. Presentata a Corte nel 1935, comprese presto che non era quella la vita che desiderava. Andò a fare la cameriera e la cuoca, l’infermiera durante gli anni di guerra, poi la giornalista: raccontò queste esperienze in alcuni libri. Nel frattempo si mise a scrivere romanzi, che ebbero uno straordinario successo perché non solo fu “uno degli osservatori più teneri e umoristici della scena inglese” (J.Betjeman) ma perché “i suoi eroi e le sue eroine sono caratterizzati da un’innocenza coraggiosa e attraente, da un desiderio di essere utili che viene gradualmente fiaccato da circostanze interamente al di là delle loro capacità” (AS Byatt). Sposatasi con un americano, nel 1951 si trasferì negli Stati Uniti, dove rimase fino al 1985, anno in cui morì il marito.