“Adesso, grazie al tuo libro,
l’elenco delle cose che so si è allungato.
Lascio l’avventura a chi lo leggerà.”
Luciano Ligabue
Una storia sorprendente,
che entra nel mondo della
disabilità non in punta di piedi,
ma con irriverenza
e dissacrante ironia
Sono nato così, ma non ditelo in giro è il racconto ironico, intenso, a tratti spietato, sicuramente rock, ma non senza una vena pop, della vita di Mattia Muratore. Una vita come quella di tutti, ma anche da quella di tutti straordinariamente diversa. Perché Mattia ha l’osteogenesi imperfetta, la “malattia delle ossa di cristallo”: già alla scuola materna le fratture che aveva collezionato non si contavano sulle dita di mani e piedi.
Eppure, grazie all’ironia e alla leggerezza con cui è trattata, questa non è una storia di dolore o sofferenza, ma di una eccezionale quotidianità, fatta, come per tutti, di primi appuntamenti, concerti e derby, conditi però da quei frequenti momenti tragicomici che capitano a chi, come l’autore, si trova immerso dentro il mondo della disabilità.
Così, con una scrittura semplice e incisiva, del tutto priva di autocommiserazione o retorica, questa storia, venata di intelligente umorismo, a tratti romantica, ma mai sdolcinata, ribalta a ogni pagina lo stereotipo buonista che abitualmente si accompagna alla disabilità. E ci restituisce la preziosa consapevolezza della responsabilità di tutti verso chi il rispetto degli altri e la libertà di vivere deve conquistarseli giorno per giorno.
l’elenco delle cose che so si è allungato.
Lascio l’avventura a chi lo leggerà.”
Luciano Ligabue
Una storia sorprendente,
che entra nel mondo della
disabilità non in punta di piedi,
ma con irriverenza
e dissacrante ironia
Sono nato così, ma non ditelo in giro è il racconto ironico, intenso, a tratti spietato, sicuramente rock, ma non senza una vena pop, della vita di Mattia Muratore. Una vita come quella di tutti, ma anche da quella di tutti straordinariamente diversa. Perché Mattia ha l’osteogenesi imperfetta, la “malattia delle ossa di cristallo”: già alla scuola materna le fratture che aveva collezionato non si contavano sulle dita di mani e piedi.
Eppure, grazie all’ironia e alla leggerezza con cui è trattata, questa non è una storia di dolore o sofferenza, ma di una eccezionale quotidianità, fatta, come per tutti, di primi appuntamenti, concerti e derby, conditi però da quei frequenti momenti tragicomici che capitano a chi, come l’autore, si trova immerso dentro il mondo della disabilità.
Così, con una scrittura semplice e incisiva, del tutto priva di autocommiserazione o retorica, questa storia, venata di intelligente umorismo, a tratti romantica, ma mai sdolcinata, ribalta a ogni pagina lo stereotipo buonista che abitualmente si accompagna alla disabilità. E ci restituisce la preziosa consapevolezza della responsabilità di tutti verso chi il rispetto degli altri e la libertà di vivere deve conquistarseli giorno per giorno.
Book details
-
Publisher
-
Original text
Yes -
Language
Italian -
Publication date
-
Page count
304 -
Collection
About the author
Mattia Muratore
Mattia Muratore, nato a Monza nel 1984, ha sempre vissuto ad Arcore. Laureato in Giurisprudenza, abilitato alla professione di avvocato, lavora presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Convive dalla nascita con l’osteogenesi imperfetta (la “malattia delle ossa di cristallo”), ha una vita sociale molto attiva ed è, da sempre, dalla parte del rock (e del Bar Mario). Felicemente interista, la sua grande passione è lo sport e, in particolare, il powerchair hockey (hockey su carrozzina elettrica). È capitano e presidente degli Sharks Monza, squadra in cui gioca da quasi venticinque anni. Nel 2018, con la nazionale italiana di cui è stato capitano, ha vinto il campionato del mondo. È ambasciatore dello sport paralimpico e partecipa a incontri di vario genere al fine di promuovere i valori dello sport e del paralimpismo.