Albert Speer faceva parte della ristretta cerchia di Hitler, forse l’unico collaboratore per il dittatore provasse veri sentimenti di amicizia. Tuttavia l’architetto Speer era molto diverso dal tipico dirigente politico nazista: alto, elegante, l’espressione intelligente, idealista nelle enunciazioni di principio ma concreto ed efficace nell’azione, in quella compagnia sinistra e inquietante sembrava quasi un intruso.
Sempre lontano dalle risse e dagli intrighi della Cancelleria, fu uno di quei tedeschi “apolitici” che accolsero con favore l’avvento di Hitler al potere, e poi non seppero dissociarsi dalla natura criminale del nazismo. Al processo di Norimberga riuscì a evitare la condanna a morte grazie a un’accorta tattica difensiva.
Joachim Fest, il magistrale biografo di Hitler, affronta questa enigmatica personalità utilizzando la grande massa di documenti accumulati dagli studiosi, ma anche gli appunti dei suoi incontri personali con Speer.
Sempre lontano dalle risse e dagli intrighi della Cancelleria, fu uno di quei tedeschi “apolitici” che accolsero con favore l’avvento di Hitler al potere, e poi non seppero dissociarsi dalla natura criminale del nazismo. Al processo di Norimberga riuscì a evitare la condanna a morte grazie a un’accorta tattica difensiva.
Joachim Fest, il magistrale biografo di Hitler, affronta questa enigmatica personalità utilizzando la grande massa di documenti accumulati dagli studiosi, ma anche gli appunti dei suoi incontri personali con Speer.
Book details
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Publisher
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Language
Italian -
Publication date
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Page count
480 -
Translator
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About the author
Joachim Fest
Joachim Fest (Berlino 1926 - Kronberg 2006) è il più autorevole studioso del Reich e biografo di Hitler e a lungo direttore editoriale della «Frankfurter Allgemeine Zeitung».