Manifesto contro il potere distruttivo Perché troppo spesso il governo delle famiglie e delle nazioni è in mano a chi rappresenta la parte peggiore o malata di noi

Manifesto contro il potere distruttivo

Perché troppo spesso il governo delle famiglie e delle nazioni è in mano a chi rappresenta la parte peggiore o malata di noi

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I bambini hanno diritto alla salute mentale
di chi li mette al mondo, li alleva e li educa.
I cittadini hanno diritto alla salute mentale
di chi li governa.
 
«Non sarebbe ragionevole richiedere a insegnanti,
politici, economisti, amministratori, tutori dell’ordine,
legislatori, sacerdoti di sottoporsi
a un costante e qualificato percorso di conoscenza di sé,
così da individuare e curare i propri problemi prima
di impegnarsi a risolvere quelli degli altri?»
Maria Rita Parsi
 
«Questo libro vuole identificare
le radici del potere distruttivo e dare consigli
utili per combatterlo e alimentare il potere costruttivo.»
Salvatore Giannella
 
«Il potere distruttivo esprime, nel microcosmo familiare come nel macrocosmo sociale, il malessere, il disagio psicologico, quando non l’evidente disturbo mentale, dettati dall’angoscia di morte, dalla paura, dalla rabbia, dalla frustrazione, dall’impotenza di chi lo ricerca, di chi lo esercita o tenta di esercitarlo. E, ancora, di chi lo accetta e lo sostiene facendolo, per delega, esercitare ad altri. […]
Il Manifesto contro il potere distruttivo è stato pensato e scritto contro tutti i dittatori e contro tutti i potenti e gli sfruttatori criminali che ancora opprimono, con le loro imprese e le loro perversioni, milioni di esseri umani e tante nazioni del mondo. E, ancora, è stato pensato e scritto, con l’aiuto di molti, per denunciare non soltanto quei dittatori ma tutti gli psicopatici, i narcisisti maligni, gli accumulatori seriali di denaro, armi, beni e territori; i ‘Signori della guerra’ che alimentano odi, orrori e conflitti.»
Maria Rita Parsi
 
Completano il libro il Decalogo del potere positivo, il Decalogo della pace, il Decalogo dei diritti delle bambine. Con un’antologia di testi di E. Fromm, M. Schatzman, L. De Marchi, S. Morace e D. Renzi, F. Cetta, F. Di Giulio, S. Giannella, I. Rizzi, D. Bendura. Postfazione di Salvatore Giannella.

Dettagli libro

Sull'autore

Salvatore Giannella

Salvatore Giannella, nato nel 1949, giornalista, è stato direttore de «L’Europeo», di «Genius» e di «Airone». Nel 1999 ha scritto con lo storico pesarese Pier Damiano Mandelli il libro L’Arca dell’arte, che racconta la storia di Pasquale Rotondi, soprintendente delle Marche che nella Seconda guerra mondiale portò in salvo 6509 capolavori d’arte provenienti da tutta Italia ricoverandoli nella Rocca di Sassocorvaro. Allo stesso salvataggio ha dedicato la sceneggiatura del film-documentario per Rai Educational La lista di Pasquale Rotondi, che ha vinto il premio della presidenza della Repubblica all’Art Doc Film Festival di Roma 2005 come «miglior film dedicato all’arte italiana». Per la stessa Rai Educational ha scritto la sceneggiatura del film Odissea negli abissi, dedicato a Vassilj Arkhipov, il capitano della marina sovietica che durante la crisi dei missili a Cuba evitò lo scoppio della Terza guerra mondiale. Dal 1997 è tra le principali firme del settimanale «Oggi» per i temi della cultura e delle scienze. Cura una rubrica su «Sette», il settimanale del «Corriere della Sera». Sul sito Corriere.it firma una settimanale rubrica di buone notizie sotto la testata ritrovata della «Domenica del Corriere». Nel 2007 ha ricevuto a Rimini la medaglia d’oro del comitato scientifico del Centro internazionale ricerche «Pio Manzù», presieduto da Michail Gorbacëv, «per aver alimentato la mente degli italiani chiarendo preoccupazioni, scovando personaggi e scavando nella storia e nelle storie, creando sostegni con racconti carichi di realtà e di favola». Ha curato La valle del Kamasutra, volume antologico per festeggiare i 90 anni del poeta e sceneggiatore Tonino Guerra (Bompiani 2010), Consigli per un paese normale, raccolta di dialoghi con il maestro del giornalismo Enzo Biagi (Rizzoli 2010) e l’ultimo libro di Tonino Guerra, Polvere di sole (Bompiani 2012). Nel 2008 ha pubblicato con Chiarelettere il libro Voglia di cambiare, diario di viaggio nell’Europa eccellente. Alla stessa filosofia editoriale, la meglio Europa per un’Italia al meglio, è dedicato il suo blog Giannella Channel.

Maria Rita Parsi

Maria Rita Parsi (Roma, 1947) è scrittrice, psicopedagogista, psicoterapeuta, docente, pubblicista. Collabora con quotidiani e periodici e partecipa a numerose trasmissioni televisive. Nel 1974 ha fondato la cooperativa Collettivo G, che per anni ha operato nelle periferie di Roma. Nel 1992 ha dato vita all’associazione Onlus Movimento Per e Con dei Bambini, che nel 2005 è diventata Fondazione Movimento Bambino Onlus e, nel 2015, Fondazione Fabbrica della Pace Movimento Bambino Onlus, di cui è presidente. Nel 2012 è stata eletta, quale unico membro italiano, nel Comitato Onu per i Diritti del fanciullo (Ginevra 2012-2017). È stata consulente della Commissione parlamentare per l’Infanzia dal 2002 al 2008. Più di cento sono le sue pubblicazioni, i suoi romanzi e i testi politici, poetici e teatrali. Tra cui: Animazione in borgata, Lo scarico, I quaderni delle bambine e, più recentemente, Maladolescenza. Quello che i figli non dicono, Se non ti amo più, Generazione H, Felici si può.

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