«L'irraggiungibile bestseller della letteratura di montagna.»
La Stampa
«Leggendo questo libro, anche chi non è stato in Himalaya ha la percezione esatta della grandezza dell'impresa compiuta.»
New York Times Book Review
«Semplicemente il più grande libro di montagna mai scritto.»
Joe Simpson, autore de La morte sospesa
L'ascensione dell'Annapurna compiuta nel 1950 da un gruppo di alpinisti francesi guidati da Maurice Herzog, fu l'evento che aprì la strada alla conquista dell'Everest, la vetta più alta della terra. L'impresa è raccontata in questo classico dell'alpinismo, scritto dallo stesso Herzog, dal momento in cui venne ideata al suo compimento. E' un diario che descrive la strenua, misteriosa preparazione e quindi, fase per fase, nelle sue vittorie, nelle sue frustrazioni, nelle privazioni e nelle terribili sofferenze, la lunga scalata.
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Lingua originale
Francese -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
320 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Maurice Herzog
Maurice Herzog (1919-2012), insieme a Louis Lachenal, è stato il primo alpinista a salire in vetta a un Ottomila – l'Annapurna –, il 3 giugno 1950, aprendo una stagione nuova nell’alpinismo mondiale. Laureato in ingegneria, ha partecipato alla resistenza francese. Della generazione di Lionel Terray e Gaston Rébuffat, ha aperto nuove vie sulle Alpi prima di guidare la spedizione in Himalaya. Al suo ritorno si è dedicato alla politica ed è stato sindaco di Chamonix per dieci anni. «Annapurna. Il primo 8000», il resoconto della sua impresa, pubblicato da Corbaccio, è ormai diventato un classico della letteratura di montagna.