Camminando per la città ci si può ancora imbattere nelle cabine per fototessera. Sono ormai oggetti desueti, relegati in qualche angolo di stazione ferroviaria, o poco più. Si tratta però, a ben vedere, di oggetti peculiari di grande suggestione, fuori dal tempo, quasi «magici», dove si può entrare e isolarsi per un attimo chiudendo la tendina. E lì fotografarsi, avere un’immagine puntuale di sé stessi in un preciso istante. Affascinato dall’intreccio fra elemento soggettivo e dimensione impersonale dell’autoscatto automatico, Umberto Fiori, poeta tra i più riconoscibili e autorevoli della nostra letteratura, ne ha subito intuito il potenziale artistico e a partire dal 1968, per oltre cinquant’anni, ha scattato e raccolto i propri autoritratti in quella che oggi è una vera e propria collezione, stravagante quanto densa di implicazioni per una riflessione anche filosofica sui temi della conoscenza individuale. Le poesie raccolte in questo volume, tutte inedite, sono dedicate a quella che l’autore definisce una «curiosità privata», un «esercizio narcisistico» che tuttavia si configura prima di tutto e con originalissima energia espressiva come ricerca del proprio volto più autentico e come esplorazione abrasiva del sé che dice e racconta, senza concessioni e senza indulgenze. Autoritratto automatico, libro ricco quanto imprevedibile, acceso da innumerevoli elementi magnetici per il lettore, allestisce una sorta di autobiografia poetica che è al contempo una riflessione sull’identità e sul carattere mutevole ed effimero dell’essere umano.
Dettagli libro
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Editore
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Lingua
Italiano -
Lingua originale
Italiano -
Numero di pagine
128 -
Argomento
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Collana
Sull'autore
Umberto Fiori
UMBERTO FIORI è nato a Sarzana nel 1949. Dal 1954 vive a Milano, dove si è laureato in Filosofia. Dal 1973 al 1983 ha fatto parte del gruppo rock Stormy Six. È autore di saggi e interventi critici sulla musica (Scrivere con la voce, 2003) e sulla letteratura (La poesia è un fischio, 2007; Il metro di Caino, 2022) e di un romanzo, La vera storia di Boy Bantàm (2007). Il suo primo libro di poesia, Case, è uscito nel 1986. Sono seguiti Esempi (1992), Chiarimenti (1995), Tutti (1998), La bella vista (2002), Voi (2009) e Poesie 1986-2014 (2014). Nel 2019 ha pubblicato il racconto in versi Il Conoscente.